sabato 27 agosto 2016

PICCOLE FUGHE D'AGOSTO



Con gli amici single si organizzano sempre cose.
Tipo un viaggio lí, una gita fuori porta là.
Come avere una relazione, ma senza sesso nè attriti.
E con una massiccia dose di leggerezza e divertimento in più.

Il lato positivo dell'essere single e avere uno sproposito di amici.

E quindi sparisco per qualche giorno.
Non abbiamo prenotato nulla, ce la viviamo alla giornata.
Per modo di dire, perchè conosco come le mie tasche la città, e ho il compito di improvvisare un itinerario con i controcoglioni per dare un assaggio di tutto a chi invece non ci é mai stato.
E solo a pensarci, mi vengono in mente almeno dieci posti dove incrociare arte, cibo e shopping a prezzi stracciati.
Devo comprare un po' di libri usati, ad esempio, e verificare se c'è ancora quel negozietto adiacente il mercato, o se malauguratamente l'hanno chiuso.
C'è il negozietto di biancheria intima, dove lascio sempre piú soldi di quelli che dovrei, ma molti meno di quelli che spenderei altrove.
E le scarpe.
Fatte artigianalmente e talmente bene che la loro durata aspira all'eternità.

Certo, se fosse stata una fuga romantica lo shopping ne avrebbe sensibilmente risentito.

E mi rendo conto che non sono i luoghi o l'iniziativa a mancarmi.
Non la voglia.
È la persona giusta, a mancarmi.
Non l'amico cui fare da cicerone e divertirmi.
E no, nemmeno l'amante passeggero.
Se tutto scorre, mi rendo conto che tutto persiste, a suo modo.
E nessuno rimane.
Nessuno che valga la pena, almeno.
In questo contesto, la solitudine e le amicizie si contendono il terreno da gioco.
E che manchi l'amore, ma non fino a che punto mi manchi, è l'unica certezza.




















2 commenti:

Kanachan ha detto...

Questo post è quello in cui mi sento a te più vicina, soprattutto nell'ultima frase. La mia amica si dà da fare per mandarmi articoli di giornale in cui ci si domanda: "Nel 2016, per una donna, è ancora conveniente sposarsi?" o altri, del tipo "dieci motivi per cui sei ancora single"... l'altra sera sono incappata nel sito della giornalista (bigotta) costanza miriano, che proprio non sopporto (che ci sono andata a fare? seguivo uno stato che lei aveva scritto e che mi lasciava allibita... volevo vedere fino dove arrivava...) Sono incappata in un articolo intitolato: "Single sempre più numerosi in Occidente. E' la crisi dell'identità maschile e femminile", con un suo incipit che iniziava con "Colpa mia non è di sicuro. cerco continuamente disperatamente di accoppiare amici a caso, con effetti a volte comici, ma almeno potrò dire: Ci ho provato". A parte l'introduzione, il "meglio" (o peggio) doveva ancora venire: "Esistono i single-sempre-single: mai sposati, non figli, relazioni light, sempre alla ricerca dell’uomo (o della donna) giusta, condannati a costruire relazioni che poi si disfanno, una sorta di “sfigati”, alla moda però, adultescenti quarantenni e oltre vorticosamente impegnati in aperitivi, eventi, chat e social. Non lo ammetteranno mai, ma la singletudine, elevata pubblicamente a scelta e quasi ostentata, è in realtà una sorta di maledizione sotto voce. Esistono anche i single-ideologici-convinti, ma sembrano essere una sparuta minoranza. E poi esistono i single-di-ritorno, quelli del mai più: un passato di convivenze, matrimoni e anche figli, tutto fallito e per carità se ci ripenso. Insomma, vuoi in un modo, vuoi in un altro, la carica dei single è in costante incremento, soprattutto nei luoghi del benessere"

Mi ci sono imbestialita, rileggo 'st'articolo e mi ribolle il sangue... vorrei andare a dire alla cara signora che, il giorno in cui una mia amica ha tentato di fare il gioco delle coppie con me e con un suo amico, poi il tizio è stato ricoverato per un TSO, ragion per cui non mi farò mai più presentare qualcuno da lei; la cara signora si dimentica di chi non riesce a trovare qualcuno, di chi incontra solo persone sbagliate, di chi "io e te non siamo una coppia, non voglio legami", ma mesi dopo te li ritrovi tutti fidanzati e conviventi, con tanto di stati su facebook.
Poi vorrei scrivere altro, ma diventerei troppo lunga... e già ti ho lasciato un poema!!!

.come.fossi.acqua. ha detto...

Kan, salvo lo sparuto gruppo di gente che s'ama e s'è trovata, chi resta single lo fa per non prendersi il meno peggio o tenersi le corna, come buona parte della gente.
Come facciamo a stilare queste percentuali?
Beh, noi siamo quelli cui vengono a bussare quelli felicemente accoppiati.
E non per fare due chiacchiere.
Non solo.