venerdì 30 settembre 2016

DI BLACK LIST




Non è mia abitudine bloccare la gente sul cellulare o altrove.
Però effettivamente la black list è un ottimo strumento per guadagnare tempo e salute.
Tempo perchè te ne fanno perdere con chiamate e messaggi del tutto inutili.
E salute perchè questi contatti sono spesso pure fastidiosi.

Mi arriva uno squillo da un numero che non ho in rubrica, stamattina.
Richiamo, e lo faccio con l'altro numero (avendo la doppia scheda).
Ha fatto finta di non riconoscermi, non mi ha detto chi era, mi ha quasi attaccato il telefono in faccia.
Mi ha mandato un messaggio per chiedermi scusa, che stava aggiornando la rubrica, e che seguivamo insieme un corso anni fa.
Anni e anni e anni orsono.
Sono Tizio.
Come se fosse l'unico uomo sulla faccia della terra con quel nome e avesse lasciato un ricordo memorabile.
Mi ha chiesto se mi sono sposata.
E poi se passo a trovarlo.
Che magari passa a trovarmi lui.

No, non gli ho dato spago, è suonato.

Non gli ho nemmeno risposto più.

È il motivo per cui non aveva l'altro numero, e per cui io, dopo averlo bloccato sul vecchio cellulare, ho cancellato il numero.

L'ho inserito nella black list insieme ai vari numeri dei centralini da cui mi chiamano per propormi le offerte migliori della mia vita tutta.

Più si va avanti negli anni, più chi ha disturbi di salute mentale resta solo e si appiglia ad ogni cosa per stabilire un contatto.

Mi spiace, ma a parte la profonda pena per la loro condizione, non provo altro.

Come per l'altro tipo malato di mente, che stalkerizza ogni cosa che respira, e pretende di interferire con prepotenza nelle esistenze altrui senza averne titolo.

L'altra sera ha scritto su fb una cosa delirante, che poi l'indomani ha rimosso.

Del tipo che lui si sente solo e ha cercato di catturare la nostra attenzione in ogni modo, ma niente, e quindi ce ne saremmo dovuti andare tutti affanculo perchè siamo stronzi.


Quando c'erano i manicomi, ci finivano pure i sani, ma oggi che non ci sono più, è davvero pieno di matti in giro.

E i peggiori, spesso, sono quelli non acclarati, professionisti megalomani pronti a danneggiarti se li respingi, ragazzi che vengono spronati a frequentare così di ogni genere, con la pretesa che vengano premiati per lo sforzo, e che si inseriscano in mezzo agli altri.

Il confine sottile tra l'emarginazione e l'autopreservazione spero si evinca bene da quel che scrivo: i disturbi mentali di certi soggetti, non se li possono accollare gli altri.

Non me li voglio accollare io.

Soprattutto quando degenerano in comportamenti molesti o aggressivi.
















2 commenti:

sara-sky ha detto...

ben fatto! io uso la stessa tecnica...ma evito di cancellare i numeri ;)
ad alcuni che non posso bloccare, mi limito a non rispondere ne' richiamare. Ad un certo punto si arrenderanno, spero!

.come.fossi.acqua. ha detto...


Ci sta gente (disturbata) che non si arrende a distanza di anni.

Una famiglia che invece di fingere che siano normali, si prenda cura di loro e li contenga, e li faccia seguire?