mercoledì 14 settembre 2016

LA MACCHINETTA DEL CAFFÈ ELETTRICA DA METTERE SUL COMODINO


Comincia già il toto regali (auto regali) per Natale.

In questa valle di lacrime, arrivato settembre è calato l'inverno.

Non per le temperature, ma negli stati d'animo, che non è che poi l'estate siano più di tanto solari.

Più che riflettete il cambio di stagioni, a questi gli rimbalzano, sono sempre uguali...

Dicevo, siccome che è ormai inverno, a parte il solito viaggio, ho in mente di regalarmi un oggettino del desiderio che allieterebbe il grigiore di certi risvegli.

La caffettiera sul comodino.

Roba che devo solo stendere la mano per prendere la tazzina e portarla alle labbra.

Magari me la compro prima di Natale.

"Dovrebbe esserci anche quella con il timer!", mi dice un amico stasera, davanti a una birra, nel solito locale dove facciamo spesso sempre le stesse chiacchiere.

Perfetto! Sarebbe fantastico non dovere aprire gli occhi nemmeno per piguare un bottone, svegliarsi con l'aroma del caffè da sotto le coperte.

"Oppure trovati un uomo che te lo porti a letto al mattino, il caffè", mi suggerisce.

Mi sembra un'opzione valida, ma non passibile di essere calcolata.

Non prendo le misure ad ogni uomo che conosco per trovare il meno peggio e non stare più da sola.

Non posso inventarmi un uomo che non c'è.

E per il caffè pazienza, la caffettiera da comodino viene incontro ad una parte significativa delle mie esigenze basilari.

Mentre andavamo via, abbiamo salutato un'amica seduta ad un tavolino di un locale, con il proprietario, che conosco.

Mandò, qualche mese fa, delle richieste sconce ad una mia amica, che, perplessa dalla volgarità, non gli ha più nemmeno risposto.

Ha fatto lo splendido un po' con tutte, invano.

Da lontano l'ho visto in piedi, dietro di lei, seduta, a massaggiarle la schiena.

Mi ha fatto abbastanza tristezza.

Magari si sono trovati, entrambi.

Per stanotte...






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