domenica 4 settembre 2016

UN TRAMITE PER COLLEGAMENTI E PAROLE


Questo mi fa sentire, il fatto di riversare qui tanti pensieri.

Vorrei uscire, stasera, ma mi annoia il solo pensiero.

Mi annoiano la compagnia scontata, i discorsi già sentiti, l'alcol e il fumo delle sigarette.
Mi stufa sapere che incontrerò sempre le stesse facce, le stesse occhiate, nelle medesime vesti mentali di sempre.
Non c'è via di fuga, in questo piccolo delirio conosciuto.

Ieri sera ho declinato l'invito a raggiungere altri amici e conoscenti, perchè non avevo stimoli sufficienti per non tornare a casa.
Si, ho risposto per davvero così.
Era passata la mezzanotte, e trascorsa una serata piacevole e senza intoppi.
Ho pensato che tutto quello che poteva avvenire dopo l'avrebbe guastata.
Volevo preservare il risveglio da eventuali brutti ricordi della sera precedente.

E quindi tentenno in attesa che arrivi un messaggio.
Guardo la tv, a casa dei miei, ma non mi svuota la testa, non mi distrae.
Aspetto la cena, ma non ho fame.

Potrei tornare a casa e continuare la lettura di uno dei libri che sto leggendo, e incorniciare delle foto e una locandina,  ascoltare musica, farmi un bagno e accendermi due candele.

Fa caldo, ancora, per fare un bagno caldo.

Non ho voglia di muovermi da qui.

Non ho nemmeno voglia di dormire.

Oggi non mi sento energica nè ottimista.
Non mi sento propositiva.
Non ho nemmeno voglia di raccontarmi che se esco e prendo arua mi sento meglio.
So acosa vado incontro, se esco, e continuo ad essere più che titubante.

Il divano dei miei mi sembra l'alternativa migliore che questa giornata, ormai finita, possa offrirmi.

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