mercoledì 9 novembre 2016

ARANCIA PICCANTE E FORMAGGIO ALLE NOCI


La mia cena stasera, dentro mezza baguette ai cereali.
Una fame mortale trascinata addosso da ore di lavoro ininterrotto.
Sono rientrata poco fa, la giornata consumata da parole scritte e ben assaporate è volata.


"Ho conosciuto qualcuno..."
"Ah..."
"Mi piace molto"
"Sono contento per te"
"Grazie..."
"Sono contento per te, ma mi dispiace, anche"

Mi ha toccato il braccio, mentre guidavo.
E il braccio è rimasto fermo sul volante, assorto nella guida.

Forse è questo il punto.
Che la correttezza non è dovuta, ma io non so privarmene.
Non so privarne chi ha a che fare con me in modo più intimo.

Non sentivo il bisogno di fingere, di approfittare.
Volevo solo dire.
E dire quel che è, senza girarci intorno.
Senza equivoci.
Senza drammi.

7 commenti:

Bulut ha detto...

È bello questo tuo modo di essere.

:)

.come.fossi.acqua. ha detto...



È inverosimile.
Difatti mi viene detto, paradossalmente, che mento.

Bella cosa, eh?

Poi, bulut, era solo questione di tempo.
E di tempo ne è anche passato.

sara-sky ha detto...

hai fatto benissimo. Persone come noi non sanno vivere in quell'ambiguità del "non detto"

UIFPW08 ha detto...

Mentire e'vivere
Maurizio

.come.fossi.acqua. ha detto...



Sara, credimi, le parole che usi mi fanno spavento.
Perchè sono le stesse che uso e che sento.
Stessi termini.
Sarà il caso o la coincidenza, ma è davvero singolare che tu abbia scritto proprio di ambiguità e non detto.

Che sono cose, poi, che no, non mi appartengono.
E che se capitano, durano il tempo di accadere e si esauriscono nello stesso lasso.

.come.fossi.acqua. ha detto...


Maurizio, si può mentire per sopravvivere.
Per ragioni di lavoro.
Perchè è la natura stessa di certe professioni a portarti ad essere abile con le menzogne.

Per vivere però no.
Non sono d'accordo.

sara-sky ha detto...

^_^