giovedì 24 novembre 2016

UNISCO PUNTINI, DISEGNANO UNA STRADA


E questa strada non esiste, ma si materializza nella mente, all'interno di una geografia imperscrutabile.
Non so dove mi porta, ma in qualche modo conduce il passo, solo calpestandola.
Ogni impulso viene raccolto da mille occhi vigili, e rielaborato.
Trasformato.
Ogni azione diventa reazione.
Ogni reazione esplode in un punto nuovo da unire ai precedenti.

L'immagine che è affiorata nella mente è quella di pezzi di un puzzle più grandi di me, che si aggregano, attraendosi l'un l'altro come magneti, e a radunarsi su un piano virtuale dinanzi ai miei occhi.

Tutto ha un senso, pur non avendone alcuno.
Tutto significa, eppure non significa nulla.

Mi domando se io potrò pur significare qualcosa, in questo marasma, ma poi mi dico che non importa.

Il vivere prescinde dal senso, e si fa senso di se stesso.

Tra i miei sensi, comincio ad annoverarne altri, sopiti, resuscitati, allineati in nuove assonanze.






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