lunedì 26 dicembre 2016

LA RADIO E IL LIBRO


Una delle cose più disdicevoli, per qualcuno, è non alzarsi dal letto per un giorno intero.
É indice pure di depressione.
Sarà...
Non essendo Natale, oggi, e non avendo impegni mangerecci con la famiglia, mi sono concessa un digiuno sabbatico (con l'eccezione di un pezzetto di pandoro buttato giù con il secondo caffè) a letto.
Un peccato mortale, considerata la giornata primaverile appena tramontata al di là delle tende chiuse della finestra.
Perché alzarsi, in fondo, quando si può scegliere di rotolarsi tra le coperte calde, riservando al resto del mondo quella punta di disprezzo che merita?
Non ho nemmeno la remora morale che è Natale, visto che è Santo Stefano.

Ho recuperato le cuffiette del cel per mettermi la radio in viva voce in camera da letto, e un libro il cui protagonista fa il mio stesso mestiere.
Stessa età è stesso mestiere, peraltro, del protagonista di un altro libro che ho già letto.
E le coincidenze non si fermano qui, ma mi scoccia scriverne.


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