giovedì 9 febbraio 2017

FICCATA IN UN CASINO



L'impressione che ho di me stessa in questo momento è di essermi ben ficcata in un casino.
Ho perso il controllo dei miei capelli, completamente, dall'ultimo taglio.
La nuova parrucchiera di mia madre - "vai da lei che è tanto brava", che lo sapevo che era una fregatura preannunciata - mi ha tagliato i capelli talmente tanto alla cazzo che da sola, nemmeno da ragazzina, ho mai fatto di peggio.
Ho queste punte dalle quali doveva togliere il biondo cui è rimasto comunque appiccicato il biondo, diventato nel frattempo ancora più biondo.
Sparano in ogni direzione, indomabili.
Sono esattamente come quelli di Dave Grohl.
Se fossi uomo, sarei identica a lui.
Giuro.
Gli stessi capelli identici.
Le stesse pieghe odiose negli stessi identici punti.
Solo che a lui fa figo, a me fa molto spettinata e basta.

Sono settimane che aspetto che ricrescano, sono seriamente disturbata dall'immagine che mi rinvia lo specchio, non so come acconciarli.
Non perdo nemmeno più tempo a pettinarli.
Non vedo una piega dal taglio.
Vorrei crescessero in fretta, così tornano ad appendersi nella forma archetipa, e finisce la storia.

Nel frattempo, di spalle e da lontano, possono scambiarmi tranquillamente per Dave Grohl senza barba.
Soprattutto quando sono incazzata e mi agito come lui quando suona, con i capelli davanti la faccia, alla stessa maniera.

Vorrei che questi capelli ricrescessero in un attimo.
E vorrei non incazzarmi più.



Nessun commento: