mercoledì 22 marzo 2017

RICONCILIAZIONI DOLCI



Abbiamo litigato per questioni ridicole.
A distanza, perchè da vicino non siamo capaci.
Siamo due teste calde, soprattutto io.
Sono l'antitesi della donna remissiva e sottomessa, e lungi dallo scriverne con orgoglio, considero seriamente questo uno dei miei più grandi difetti di fabbrica.
La mia natura estremamente combattiva discende dall'educazione dura e improponibile che mi è stata impartita sin da ragazzina e, per quanto mi sforzi, sento sempre una specie di molla scattare di fronte a certe situazioni.

Ieri mia madre mi ha portata in un negozio - "mi chiedi sempre dov'è la cioccolata, quando vieni a casa: compratela!" - che vende solo dolcini e alcolici, e non ha aperto da moltissimo tempo.
Tra questi, una pala di fico d'india in marzapane, a dimensione naturale.
Ero lì lì per prenderla - volevo fare un regalino a lui che è goloso di dolci - ma mi sono ricordata per tempo che non gli piace la pasta di mandorle (era sotto la corteccia colorata di marzapane).
Ho visto anche una marmellata di mela e cannella che però prenderò la prossima volta, e mi sono ricordata di avere aperto quella ai frutti di bosco da spalmare sulle ciambelline al cioccolato la mattina, e che se non mi spiccio a usarla per una piccola crostata, rischia di andare a male (non riesco a finire, da sola, un vasetto di marmellata in pochi giorni, mi piacciono strati sottili).

Ho finito di lavorare, stasera, ho visto gli operai cui ho affidato una piccola mansione (sto facendo dei lavoretti necessari), e poi sono passata in pasticceria.
Oh, c'è una carenza d'affetto, ragazzi, in giro, che fa paura!
Non avete idea della gente che bazzica quotidianamente vicino il bancone degli zuccheri raffinati travestiti di tutte le creme e di tutti i colori.
A metà mattinata già finisce tutta la roba per la colazione.
Soprattutto il pasticcino magnifico che piace a me (una sorta di soufflè ma in pasta frolla).
Comunque, ho preso due dolcini al volo e l'ho chiamato per mettere su una macchinetta del caffè.

E tutta l'incazzatura, tutte le stronzate, tutto il malessere scivolano via appena ci guardiamo negli occhi.
Come due scemi, non riusciamo a non sorriderci.
Ed io lo prenderei davvero a sberle, certe volte, giuro.
Eppure quando ce l'ho davanti mi sciolgo come cioccolata in un tegamino.
Divento morbida come il ripieno del mio pasticcino preferito.
Proprio io, sempre e da sempre ostinatamente così dura.
Ed è quanto di più prossimo all'essere remissiva che abbia mai conosciuto.


5 commenti:

Bulut ha detto...

Bello.

Mi fa tanta tenerezza leggere queste cose.

Sono un po' emotiva e malinconica in questi giorni, diciamo che la mia situazione non è delle migliori. Comunque vedrò di trovare una soluzione sensata...

Rimanete sempre così, voletevi bene, i piccoli litigi ci stanno, ma se c'è amore e rispetto si superano...

.come.fossi.acqua. ha detto...



Bulut, mi spiace leggere di questo tuo stato d'animo.
Vedrai che riuscirai a comporre tutto, a volte è solo questione di tempo e di impegno.

sara-sky ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=ob4_QPd-Wn4

esco anche io da un piccolo litigio, un'incomprensione in realtà, ma basta parlare e tutto si dissolve... l'importante è scegliere una persona che ha voglia di ascoltare

.come.fossi.acqua. ha detto...



sara, sarò poco emancipata, ma io il litigio è una cosa che in generale non riesco ad eliminare del tutto.
ridurlo si, ma eliminarlo, come si fa?

bello il pezzo, lo sto ascoltando mentre ti rispondo.

sara-sky ha detto...

se nasce da un'incomprensione, e ci si rende conto che in realtà non c'era motivo di discutere...svanisce.
Se si tratta di posizioni diverse, concordo con te... ma credo che sia necessario restare focalizzati sulle cose importanti ;)