lunedì 29 maggio 2017

MEZZA GIORNATA DI UN GIORNO INTERO



Ci eravamo entrambi già stati, altre volte.
Tante volte.
Ci abbiamo anche vissuto.
Da soli.
Con altre persone.
In un passato che appartiene ormai ad altre vite, che non ci importano più.

Abbiamo mangiato, a ridosso del mare, una fritturina di pesce innaffiata da un bianco frizzantino della casa.
Il passaggio del tempo è stato inclemente, con alcuni luoghi: il degrado e la folla hanno seppellito la poesia del piccolo porticciolo, che nei ricordi era bello e silenzioso.
Abbiamo scattato qualche foto un po' più in là, scavalcando un piccolo muro costruito sul mare.
I cocci verdi di bottiglia sparsi a terra, come un terribile ed invalicabile prato in contrasto con l'azzurro del mare, non ci hanno invogliato a trattenerci oltre.

Avevo ai piedi i sandali che abbiamo comprato insieme.

Ci siamo lasciati il mare alle spalle per raggiungere una località dell'entroterra.
Tra le rocce filtrava caldo il sole estivo, riflettendo una luce polverosa.
Gli ho scattato dei ritratti con la reflex, nel punto esatto in cui ci siamo astratti dal resto del mondo, nella bolla di luce che il sole incastonava nella roccia porosa.

Ho realizzato che non ho alcun rimpianto.
Che ciò che è stato è davvero andato.
E che questa è una nuova vita.
Una vita resuscitata su quella seppellita.


4 commenti:

sara-sky ha detto...

è bella questa serenità.
Anche noi l'altra sera parlavamo del passato, che non ci tocca più. E che sentiamo distante anni luce. Lui stava per sposarsi...e oggi non si capacita :D

.come.fossi.acqua. ha detto...


Sara... Noi del passato (che entra di prepotenza nel presente) siamo quasi obbligati a parlarne, talvolta.
Di fatto, è distante da ciò che siamo insieme.
Da come siamo insieme, che è come non siamo stati con nessuno per anni.
O addirittura mai.

sara-sky ha detto...

esatto :)

Bulut ha detto...

Che bello tutto questo (commenti precedenti inclusi)...
:)