venerdì 2 giugno 2017
DI AEREI, DI NUOVO, E DI INCOGNITE
Un altro aereo, ma nessuna stazione nella quale salutarsi.
Un'andata che presuppone un ritorno, ma che non significa, poi, restare.
Perchè restare un altro po' degenera in "adesso bisogna decidere che fare di questa vita".
Proseguire da soli.
O proseguire insieme.
Proseguire dove.
Qui, là, o dall'altra parte del mondo?
A nord, o a sud del mondo?
Lontano da qui.
O vicino.
La famiglia che si lascia, gli amici che restano.
Le distanze.
Le difficoltà.
Le angosce.
Ed io, che non lo so.
Se si prosegue insieme.
Se resto.
Se vado.
E come.
E dove.
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4 commenti:
non esiste una scelta giusta. Esiste la scelta giusta per te ora, con quello che sai ora.
Ti abbraccio forte
;-*
Qualunque cosa tu scelga, abbi sempre un lavoro!
Io il periodo "senza lavoro"/"madre di famiglia" lo pago salatissimo, adesso, che ho ripreso già da un po' a lavorare.
È l'unico consiglio che mi sento di dare: va bene spostarsi per amore, ma meglio anche tenere i piedi per terra...
Un abbraccio!
Bulut, hai perfettamente ragione.
Ancora non so nulla.
E non so nemmeno quando lo saprò.
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