lunedì 5 giugno 2017

FIDARSI E AFFIDARSI



Faccio estrema difficoltà a fidarmi.
E ad affidarmi, anche.

Riconosco quanto il passato incida nei processi relazionali odierni.
Quanto certe bruciature riemergano sotto la cenere del tempo.

Sono al lavoro, ho tolto le scarpe belle e faticose e sono restata scalza.
Non c'è gente, nessuno mi vede, a parte l'aria che ho intorno.

Vorrei prendere le cose con calma, ma ho l'affanno.

C'è sempre così tanto da fare, che la vita sembra assorbita da incombenti che solo la distraggono dal suo svolgersi naturale.

Altrove sarebbe ugualmente così?

Sarebbe peggio?

Quanto dannatamente mi mancherebbe il mare, il profumo della macchia mediterrenea, il gusto impagabile del cibo di casa mia.

Sono al lavoro, e altro lavoro mi chiama.

Mi manca il tempo, e devo impiegarlo al massimo per guadagnare altro tempo per vivere.


2 commenti:

Viaggiatore Immaginario ha detto...

Potrei cambiare il mare con le montagne (lasciando i pini, perché no) e farne un post mio.
Le incombenze mi assillano, vorrei essere libero di dipendere da me stesso.

.come.fossi.acqua. ha detto...



ci sarà un posto, nel modno, in cui vivere senza affanno?
e, soprattutto, senza questo affanno ci si annoierebbe?
ci si spegnerebbe?