lunedì 17 luglio 2017

GENTE CHE BALLA GIANNA GIANNA, IL TRIANGOLO NO NON L'AVEVO CONSIDERATO E COME È BELLO FAR L'AMORE DA TRIESTE IN GIÙ, E SI DIVERTE



Ed io sono lì seduta che "no, non voglio ballare questa roba, non insistete", e nella testa mi parte lo stacchetto musicale della Rettore, che fa "dammi una lametta che mi taglio le vene".

Mentre sorseggio rapidamente il cocktail analcolico, osservo la ventenne mezza nuda, su cui si è appolipato un poco baldo quarantenne, molto sudato, e poco preoccupato degli sguardi altrui.
Le mette le mani sul culo, e lei lo lascia fare stringendoglisi più forte.
Lei continua a ballare come una tarantolata, con i seni che escono incontenibili dal micro top di due taglie in meno.
Cominciano ad amoreggiare focosamente, davanti a tutti, cercando di catturare anche l'attenzione di chi distoglie lo sguardo, o lo ha rivolto altrove.

C'è gente che si dimena su note che non distinguo ("sarà Baglioni o Venditti?"), gente che puzza di alcol come se bevesse ininterrottamente da sempre, altri che fanno finta di divertirsi per giustificare l'esserci, in un posto dove capito per sbaglio, per insistenza di altri.
Non ricordo dove è esattamente casa, sono obbligata a restare.

Mi annoio.

Non che ci sia mai stato un tempo in cui queste cose mi abbiano divertito: quando mi hanno trascinato in certi contesti, ero con tanti amici, ed ero molto più giovane.

La domanda che sorge spontanea è se esista ancora un'età per certe cose, o se chi persevera in certe dinamiche è immaturo, o segua semplicemente il proprio gusto.

Quando sento "gianna gianna" mi viene ormai quasi un mancamento per la nausea.

Mi annoio terribilmente.



2 commenti:

sara-sky ha detto...

credo che sia nell'evoluzione naturale... a me queste cose non hanno mai divertito. Ma più che la situazione in se, credo che siano i personaggi che descrivi a rendere tutto difficile.

.come.fossi.acqua. ha detto...


Io credo sia selezione naturale ;-)