sabato 5 agosto 2017

GLI IMPREVISTI DELLE FERIE


A mente della regola aurea che prevede che io l'estate almeno qualche giorno vada in ferie, vi è sempre l'eccezione che sopravviene, fuori tempo limite, cagionata dall'imprevisto.
Un imprevisto che riguarda un'amica, per cui niente ferie.
Si lavora.

Tanto avrei lavorato lo stesso anche settimana prossima.

Lavoro intellettuale, oltre quello manuale.

Perchè ancora non ho finito nemmeno i lavori nell'appartamento, e sono sporca di pittura bianca che nemmeno con lo scrub va via.

Stasera ho preparato una cenetta leggera, e devo ancora docciarmi e farmi bella per uscire.
Sto crollando, fisicamente.
Ho mal di schiena, ed anche se non metto i tacchi, sotto il vestito di cotone lungo che striscerebbe a terra, l'idea di camminare in mezzo alla gente mi stanca di suo.
Guidare sino a raggiungere un posto più isolato è un'altra idea che, allo stato, rifuggo.

Sono stanca di essere stanca.
Anche mentalmente.
Da che apro gli occhi al mattino non ho tregua, faccio mille cose, e ancora devo farne così tante.
Così tante.


2 commenti:

Patalice ha detto...

un po' forse è il caldo dai...
non soccombere all'inerzia dai

.come.fossi.acqua. ha detto...



Pata, l'inerzia è un miraggio per me...
Magari!