martedì 26 settembre 2017

QUANDO I FURBI CASCANO MALE



C'è una persona che, sotto promessa di un prestigioso posto di lavoro, si è prestata a fare una porcheria stratosferica.
A me, nello specifico.
Ci era quasi riuscita, ma non ci è riuscita.
Nessuno è più tenace di me.

Il posto, comunque, avendo sortito un apparente accenno di risultato, sembrava averlo già in tasca.
Si era già diffusa la voce che lo avesse ottenuto, con enorme sorpresa e disapprovazione da parte di chi conosceva come ci era arrivata.
Il suo culo era già seduto su quella sedia d'oro, e lei gongolava.

Una manciata di minuti fa, vengo a sapere che il posto, dopo averle fatto credere di averlo ottenuto, le è stato letteralmente sfilato da sotto ed assegnato ad un altro.
Questa persona è dunque tornata al precedente lavoro, con la differenza che adesso la stanno trattando da serva qual è.

Ciò che ha fatto, in che termini, e per aspirare a cosa, e con quanta insistenza e cattiveria, credo siano diventati di dominio pubblico (e non per causa mia, essendosi bruciata da sola con la propria cerchia di conoscenze, con cui si è fatta, noncurante, terra bruciata, sicura di avere fatto una grandiosa scalata sociale e di non doversi mai più voltare indietro).

In tutta questa vicenda, la parte lesa sono stata io, vittima dell'idiozia e della cattiveria d'altri, che senza scrupoli cercano di raggiungere i propri obiettivi ballando sul mio cadavere.

Peccato che io non fossi morta.

E, per quanto me ne senta in colpa, perché è come se nell'animo mi facessi corrompere dal sudiciume altrui, non riesco a fare a meno di essere contenta che chi mi ha fatto tanto del male si ritrovi oggi, e meritatamente, in condizioni di disagio.

E mi sembra anche poco, se torno al dolore ed alle sofferenze ignobili che mi sono stati cagionati.




5 commenti:

Anonimo ha detto...

Dici che esiste una specie di giustizia divina, perchè io l'attendo speranzosa. Fede

Bulut ha detto...

Ti abbraccio... per le sofferenze che ti sono state causate da cotali arrivisti...

.come.fossi.acqua. ha detto...



Fede, non confido esattamente nella giustizia divina, ma in una sorta di retribuzione che va di pari passo con le azioni di ciascuno.
Presto o tardi, si raccolgono i frutti - acerbi, maturi al punto giusto, o marci - del proprio operato.
Al netto di fortuna e sfortuna.

A me, stavolta, è andata così.

.come.fossi.acqua. ha detto...



Bulut, roba passata, ma mi hanno colpito dove non dovevano, nella vita privata.
E' stato disgustoso.

sara-sky ha detto...

concordo con te quando dici "Presto o tardi, si raccolgono i frutti - acerbi, maturi al punto giusto, o marci - del proprio operato. Al netto di fortuna e sfortuna."
Ed è questo principio che mi guida