giovedì 28 settembre 2017

TENDENZE PRESUNTE E VOLPI



Un amico mi presentò un suo amico, tempo fa, che dichiarò un certo interesse, mai raccolto.
Con una certa timidezza cercò di propormi via fb di vedersi, ma tolta l'educazione con la quale risposi, lasciai ampiamente cadere la cosa.
Non mi interessava, e in ogni caso a parte attendere un mio cenno, non si è impegnato a fare altro.

L'amico in comune mi dice che l'ha sentito di recente e che gli ha espresso un dubbio amletico sul mio conto.
Secondo lui avrei tendenze omo, perchè su fb ho solo foto con amiche.
Quindi molte amiche è uguale a lesbica.
L'equivalenza con discrezione sulla vita privata e di relazione stretta non l'ha fatta.

Quando ha espresso queste perplessità sul mio conto, il mio amico ha riso.
Gli ha detto che gli risulta ben diversa la faccenda.
E che, fondamentalmente, così ragionano le volpi quando non arrivano all'uva.

Nel frattempo, la mia vita sentimentale prosegue, quella lavorativa pure, e lo studio matto e disperato anche.
L'un piano è connesso all'altro, e ne risente.
L'angoscia non mi molla, e la caffeina la acuisce.
Adesso, per esempio, anche se sono ad un soffio dalla tachicardia, e sono appena le 16.00, sto per alzarmi dalla benedetta scrivania e dalle sudate carte per andare in cucina dalla macchinetta del caffè.
E non dovrei.
Non dovrei, perchè sono sveglissima, e angosciata al punto giusto da poter rendere bene nello studio, ma una piccola pausa debbo concedermela prima di consentire al groppo che ho in gola di sciogliersi in lacrime.

Non è facile affrontare tutto questo.
Impegnarsi non è mai facile, soprattutto quando manca la serenità.
Lo stato d'animo risente di mille vicissitudini ed incertezze.
Ciò che resta ferma è la volontà di progredire, e di andare avanti insieme.
Di affrontare le difficoltà, insieme.
Che sia qui o altrove, poco importa.
Questa piccola parola, da sola, cambia il significato di tutto.
Dà una forza a tutto, che da sola non avrebbe.


Ieri sono dovuta uscire per andare al lavoro e quindi ne ho approfittato per allungarmi a fare un po' di spesa di sostentamento (pasta, pane, verdure, biscotti) e un giro nel negozio di prodotti per il corpo, che ha ancora dei saldi pazzeschi.
E' il negozio dove ho preso quella crema per il viso meravigliosa, di cui ho parlato in un post, tempo fa, che ad oggi è quasi finita.
Ho trovato dei sieri fantastici e, neanche a dirlo, li ho presi.
Ad ogni prodotto il "ma se ne prendi un altro hai il 50%" mi ha fatto entrare in un tunnel di dipendenza da malata di mente.
Sono uscita fuori dal negozio piena di profumi vari (uno di questi davvero buono, lo passerò a prendere alla prossima spesa di sostentamento che mi porterà fuori casa), e creme e sieri.
Suppongo che quando i prodotti torneranno a prezzo pieno diventerà antieconomico comprarli, anche se sono validi.

Il profumo del siero sul viso è l'unica cosa che oggi mi ricorda che sono un essere umano e non una mente piegata beceramente allo studio.

Torno ai libri.
Mi occorre un caffè.






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