domenica 22 ottobre 2017

QUANDO I DINOSAURI ALZANO IL TELEFONO PER CHIEDERE SCUSA




Il dinosauro in questione, dal nome altisonante e dai clienti importanti, ha fatto una cazzata che sarebbe passata inosservata se non avessi lavorato con il solito scrupolo e non l'avessi scoperto e portato alla luce.

Ho ribaltato le carte in tavola, e scoperchiato il vaso di Pandora, mio malgrado.

Non avrei voluto, ma il dinosauro  ha fatto una cazzata grossa come una casa, che va a mio vantaggio, e non potevo non rilevarla.

Con le spalle al muro, ha alzato il telefono per chiamarmi.

E mi ha chiesto scusa.



Dicono sia la passione che ci metto, a fare la differenza.
Che sia l'onestà congenita.
Si chiama vocazione, semplicemente.
È quando si fa qualcosa per cui ci si sente tagliati.

Eppure, nella landa desolata di dinosauri, dove i tempi moderni sono lontani anni luce e le dinamiche puzzano di vecchio e di marcio, le piccole gratificazioni non bastano a tenermi in vita.

Con le lacrime agli occhi e un peso sul cuore, valuto la possibilità sempre più concreta di chiudere questa fase della mia vita.
Con la consapevolezza di buttare alle ortiche buona parte dei sacrifici fatti sino ad oggi.
Perché per quanto una piccola donna armata della sola clava della propria intelligenza riesca a scalfire un dinosauro sino a farlo inchinare in sua presenza, questa terra che pratico è popolata di mostri troppo grandi e di altezze invalicabili per accettare che siano per il resto della vita la quotidianità.

E la stanchezza batte la vocazione.

Per questo continuo a lavorare e studiare.

A impegnarmi per guadagnare la possibilità di volgere altrove.

Anche se muovo i passi su un terreno fatto di grandi incognite.

Mi sembra di non avere alternativa che... battermi: è sempre questo il termine che connota la mia azione, è sempre in questo slancio che consumo le mie energie.

Ho paura di non farcela.

E allo stesso tempo penso che devo, ancora una volta, farcela.

Che devo tenere duro ancora un po'.

Che voglio.

Fortissimamente voglio.


3 commenti:

Bulut ha detto...

E allo stesso tempo penso che devo, ancora una volta, farcela.
Che devo tenere duro ancora un po'.
Che voglio.


Sono sicura che ce la farai. Certo, non sarà facile nè scontato... ma, appunto, la prima cosa è volerlo.

Un grosso in bocca al lupo e un abbraccio!

.come.fossi.acqua. ha detto...



;-*

sara-sky ha detto...

brava, prosegui con determinazione :*