mercoledì 11 ottobre 2017

QUANDO IL MOSTRO TI E' AMICO



Non ho potuto fare a meno di leggere del caso Weinstein, che circola online con particolare insistenza, oggi, in ogni dove.

Sembra il luogo comune che prende forma, la retorica più becera che trova conferma in una serie di episodi sconci venuti alla luce dopo decenni.

Eppure, al di là del cliché, della dietrologia, delle illazioni, e di tutte le speculazioni sulle denunzie tardive di belle attrici, un profilo su tutti merita maggiore attenzione: l'omertà manifesta del contorno di addetti al settore e sbrilluccicanti personaggi del mondo dello spettacolo e non solo.

Un'omertà che puzza di marcio nelle frasi di chi si dice esterrefatto, che non era al corrente - assolutamente - di queste azioni indegne perpetrate per anni da un uomo di potere, ai danni di donne che per fare carriera nel mondo dello spettacolo hanno sopportato e taciuto.

In quante sono fuggite, pure: questo va evidenziato per non fare di tutta un'erba un fascio.

E in quante fuggiamo a ricatti e avances, o l'abbiamo fatto nel corso di una vita, rinunciando anche a fare carriera o, semplicemente, accettando di farla in tempi meno brevi.


L'omertà, dicevo, che scandalizza di più, a me pare quella dei finti moralisti che molto ci hanno tenuto - vuoi in politica, quanto nel mondo dello spettacolo - ad ancorare il proprio operato e la propria carriera a dei principi che ad altri paiono manifestamente mancare (ad altri contro cui ci hanno tenuto parecchio a puntare il dito, ergendosi al primo posto sul podio della moralità).

Finchè non si scopre che il mostro è loro amico, e loro, inspiegabilmente, non sapevano nulla.

Finchè di fronte all'evidenza sbattuta sui giornali non hanno sentito l'esigenza di dissociarsi con dichiarazioni pubbliche.

Tutti, oggi, unanimamente e coralmente schierati contro l'orco, che sino al momento in cui è stato sbattuto in prima pagina, sino a quanto non è stato licenziato perdendo il proprio potere e la propria influenza, era compagno di cene, bevute e lavoro.

In questa vicenda, davvero, nessuno può salire sul podio a rivendicare una moralità che ad altri manca.

E fare i finti tonti in mondo visione, su vicende così tristi, non è che sia un bello spettacolo visto da qui.




Nessun commento: