sabato 20 gennaio 2018

LA RAGAZZA CASA, CHIESA E LAVORO CHE SI DA' DA FARE SUI SOCIAL



Mi chiama un amico per chiedermi se conosco una tale X, che gli ha fatto richiesta di amicizia su fb, e con cui risulto essere l'unica amica in comune.

Gli dico che è fidanzata da anni con un altro amico.

Mi dice un paio di cose, è interdetto, questa cosa non si evinceva dal profilo, anzi.

Non le accetta l'amicizia.


Chiudo la telefonata e lui entra nella stanza.
Interpellato sull'argomento (in verità, auto-interpellatosi, perchè ha origliato) mi ha detto che alla fine la tizia non ha fatto niente di male, avendo fatto solo una richiesta di amicizia su un social, come in tante fanno.
Anche se in effetti, non è la prima che sfrutta l'amicizia "virtuale" con me per contattare profili di uomini collegati, compreso il suo.

A me dispiace per il mio amico, che ci sta insieme.
Sul profilo di lui campeggia una foto in cui stanno vicini, mentre su quello di lei gravano tonnellate di autoritratti piallati male dalle moderne tecniche di fotoritocco.

"Se io mandassi richieste di amicizia sui social a uomini che non conosco, come ha fatto lei, a te non darebbe fastidio?", gli chiedo.

"Si", risponde, aggiungendo  pure che un'altra tra i miei contatti, di recente, gli ha fatto una richiesta, che non ha accettato, inviandogli i soliti messaggi di altissimo tenore (ti ho visto in giro", et similia).

"Praticamente ti usano per accedere ai profili degli uomini che conosci!", dice.

Praticamente si.









4 commenti:

Unknown ha detto...


Quelli/e come te dovrebbe avere il buon senso (la forza?) d'abbandonare Facebook e merda simile, invece di lamentarsi dell'uso che ne fa la gente.
A meno che, chiaramente, non ti serva per qualcosa di fondamentale.

I miei conoscenti non lo usano nemmeno per provarci con le fighe, più che altro guardano profili di gente triste e "diversa" e poi mandano in giro screenshot sui gruppi wazzup deridendo questa "diversità". Li fa stare bene.
Io ho la nausea e mi chiudo in camera.

Bulut ha detto...

Secondo me non si dà da fare solo sui social...
(scusa la battuta grezza!)

.come.fossi.acqua. ha detto...



Bill, lo uso per svago, ma anche per altre ragioni, ovviamente.

Talvolta disattivo l'account, salvo riattivarlo perché mi serve.

Non credere che su altri social - non esattamente dedicati allo svago - sia diverso: il mio compagno ha ricevuto messaggi assurdi pure su LinkedIn e addirittura su un'altra piattaforma alla quale é iscritto per ragioni di lavoro.

Chi offre il peggio di sé lo fa ovunque, nella vita reale come in quella virtuale.

Non vedo meno reticenza, in giro, nell'assumere comportamenti discutibili (per me, magari per altri sono giusti).

Io in camera non mi ci posso chiudere (salvo adesso, che pur non potendomici chiudere mi ci sono chiusa per studiare), e in ogni caso, prima o poi si é comunque obbligati ad uscire e a incontrare gente che non si vorrebbe.

Sapere come si comportano nel privato, o su fb, aiuta a scansarli meglio.

.come.fossi.acqua. ha detto...


Bulut, penso la stessa cosa.

E continua a dispiacermi per il mio amico.