sabato 3 marzo 2018

SUL SILENZIO ELETTORALE


É da oggi che leggo di gente di ogni schieramento politico che si offende in modo pietoso sui social in merito al voto da esprimere.

Tutti contro tutti.

Inetti contro servi del potere.

Quelli con 11/10 di vista (a parer loro) contro i ciechi (sempre a parer loro).

Professoroni contro allievi loro malgrado, che la scuola l'hanno finita da un pezzo.

Intellettuali e giornalisti (o pseudo tali) contro l'uomo della strada che a parer loro non capisce niente (ma il voto é un diritto/dovere di tutti, senza differenza alcuna, e libero, come prevede la Costituzione di cui si fanno, pure, difensori).

La campagna elettorale che ciascuno (quelli che lo fanno, intendo) conduce indefessamente pure oggi sulle proprie paginette virtuali, come se scrivere fregnacce all'ultimo minuto potesse cambiare le sorti di queste elezioni, interseca la vicenda della maestra (cioé di una persona che di professione insegna ai bambini) che ha urlato cose contro le forze dell'ordine (cose da niente, per chi la sostiene - ebbene sì, c'è davvero chi solidarizza anche apertamente con lei - e cose abbastanza gravi per chi ha guardato il video trasmesso sui media e letto le ulteriori dichiarazioni che ha rilasciato sul suo essere, oggi, antifascista e su come indirizza la propria rabbia verso una generalità di soggetti non meglio identificati, tralasciando il come).

É abbastanza desolante osservare come la violenza, anche solo quella verbale, sia o meno giustificata in relazione all'area politica di appartenenza di chi se ne fa portatore.

Ed é davvero uno spettacolo poco edificante, quello cui si assiste.

Talvolta penso che ci vorrebbe un argine, come se fosse possibile confidare in un'entità esterna che abbia interesse a intervenire, e chissà per quale ragione non lo fa.

La verità é che ciascuno di noi soltanto può farsi argine contro questo delirio, anche soltanto adottando un registro linguistico piu rispettoso, meno violento, verbalmente quanto per iscritto.

Il sarcasmo e la cattiveria a tutti i costi, le offese gratuite (sempre le stesse) non fanno presa più su nessuno, e magari é ora di abbandonare queste isole che galleggiano sul mare della noia per raggiungere la terraferma e piantare i piedi per terra.


4 commenti:

sara-sky ha detto...

concordo su tutta la linea

NonPuòEssereVero ha detto...

Ho scritto una cosa simile sulla pagina Fb legata al blog, qualcuno ha capito il senso, altri hanno comunque trovato un modo di commentare con odio chi votava in modo diverso...

.come.fossi.acqua. ha detto...



A conti fatti, siamo davvero in tanti a pensarla così, sara

.come.fossi.acqua. ha detto...


Non può essere vero, é pieno di gente che si affanna ancora a dire porcherie.
Che travisa fatti basilari.
Che, fondamentalmente, cerca di tutelare il proprio interesse.