martedì 10 luglio 2018

L'AFFANNO



L'affanno mi tiene un po' in piedi.
Si alterna alla stanchezza che contrasto con la caffeina di bevande varie ed eventuali.
Che poi, quel che temo maggiormente, é 
d'annoiarmi.
Che non mi piaccia più ciò che faccio, di rimanere intrappolata in una dimensione stretta e alienante.
A osservare il mondo dal forellino inciso su un pezzo di carta scarabocchiata.
Indagare la natura umana, mentre si é occupati apparentemente a far altro.
Indagare se stessi, mentre si indugia sul prossimo, che ha le medesime esigenze, e percorsi più o meno egualmente travagliati.

Sento forte la responsabilità di ciò che faccio.





1 commento:

Anonimo ha detto...

Giorni fa parlavi di infinite “possibilità”, oggi di “responsabilità”: due lati della stessa medaglia. Fermo restando che scegliere comporta valutare ed accettare i pro e i contro, penso sia importante cercare una strada che consente di riprendere il normale respiro e di esprimere la propria personalità, il proprio modo di essere.