giovedì 9 agosto 2018

DELLA PARCA CENA E DELLE ALTRE FIGLIE DEL LAVORO D'AGOSTO



Nel poco tempo che mi avanza, scrivo cose nella mente e dedico pochi pensieri al cibo.
Mangiare è diventato un optional.
Mi sono fatta un piatto di pasta ieri sera, ed era una settimana circa che non la mangiavo.

Sono molto dimagrita.
Il che interessa pressappoco a nessuno, eccetto mia madre, che non mi ha mai vista come in questo periodo.

Bevo una birretta fresca quando rientro da lavoro.
Ogni giorno.
E' diventata una sacra abitudine.
Accompagnata da bustone di patatine plastificate dorate.
Mi pare un lusso, in questo agosto torrido, ai confini del mondo che sono l'attuale centro del mio mondo.

Non guardo più la luna, che mi ha ingannato.
Non riesco più ad alzare gli occhi.
O forse solamente non mi interessa.
Probabilmente è solo la nausa per inganni e fingimenti, e la luna non c'entra nulla.

In questo poco tempo che mi avanza, prendo appunti ed elaboro selettivamente degli spunti da sviluppare.
Devo sostituire il tubo del gas, che si è lesionato e perde.
E tra poco devo chiamare il ragazzo del sushi, che scioglierà il dilemma della cena.

Lavorare ad agosto è così.
E non so immaginare cosa mi aspetta al termine di questa stagione assorbita dal lavoro.

Un lavoro bellissimo, in cui un apporto umano significativo riesce a fare la differenza, in cui giorno dopo giorno imparo nuove cose sulla natura umana, esplorando il mondo da un territorio di frontiera.






1 commento:

Bulut ha detto...

Sì, sostituisci il tubo del gas, non posticipare...

...sono contenta che definisci il tuo lavoro bellissimo, con un apporto umano significativo...

Anche io lavoro d'agosto ma stasera, complice che ho un fastidio all'orecchio che non passa, vorrei solamente andarmene a dormire e svegliarmi fresca come una rosa...

Un grosso in bocca al lupo!