martedì 6 novembre 2018

LA FOTO ICONICA ED IL PICCOLO RICONOSCIMENTO


Ho litigato tanto e forte, ho fatto parecchio rumore.
Non un borbottio sommesso, ma un'opposizione viscerale.

Ero convinta di avere ragione.

L'avevo.

E non mi è importato nulla di essere l'unica fottuta voce fuori dal coro.

E nemmeno nulla di inimicarmi chi tiene le fila del gioco.

Sapevo quanto valeva ciò che avevo tra le mani, la sua rilevanza per la vita di un perfetto sconosciuto, sulla faccia della terra come me, aggrappato ad una flebile speranza e al mio scrupolo.

Così ho insistito.

Ho fatto leva sugli scrupoli sopiti d'altri, affinché si aprissero ad altre ed alte possibilità.

E alla fine è arrivato il piccolo inaspettato riconoscimento, davanti agli altri, per la posizione che ho assunto da principio e per la quale ho perseverato.


Gira una foto iconica, questi giorni, sul web.

Una foto molto bella, che rassomiglia a un dipinto glorioso d'altri tempi.

Ed io non ho la pretesa di far mia una causa che mi è estranea, e cui non mi sento nemmeno particolarmente vicina, ma umanamente mi commuove guardarla girare, nella sua forza simbolica.

C'è chi dispone di armi, per far valere i propri pensieri.
Chi delle sole pietre che raccoglie a mani nude dalla terra che ha intorno.
Chi, invece, dispone di un'arma più sottile: la parola.

E se con la mia sola parola posso continuare a dare un apporto al mondo che mi ruota intorno, perché mai dovrei tacermi?


1 commento:

sara-sky ha detto...

hai fatto una cosa molto bella
Vorrei sottolineare che è bella a prescindere dal fatto che hai ottenuto il giusto riconoscimento. Perché hai lottato per cercare di risolvere un'ingiustizia, senza alcun tornaconto per te...
Hai fatto una cosa splendida. E spero ce continuerai a farlo.