domenica 1 marzo 2020

CORIANDOLI


Che sia stato carnevale me ne sono resa conto calpestando i coriandoli colorati gettati al suolo, svolazzanti come polvere sotto il movimento dei passi svelti.

Piccoli gesti quotidiani scandiscono ormai la ciclicità delle stagioni e delle festività che si ripetono immancabili nel tempo.

Ed io non so che mese è, che giorno è, se sta arrivando il Natale o l'estate.



Fin dove posso spingere il passo, in questa mia vita?
Fin dove, davvero?

Quanto debbo ancora realizzare, e realizzarmi?

Se provo a proiettare lo sguardo sul prossimo futuro, vedo un orizzonte blu, ma lontano, in fondo al mare che brilla d'azzurro e di insidie.

E non è timore - non lo è mai - ma ebrezza ed euforia, ciò che provo.

Non è vertigine, ma stupore sospeso su altezze ripide.

Mi batte forte il cuore, e forse è emozione, forse solo tachicardia serale.

Voglio farcela.
Devo farcela.
E non sarà un tentativo, ma un obiettivo sul quale sto prendendo bene la mira.






2 commenti:

Anonimo ha detto...

Belle domande. Belle e buone. Scoprile tu le risposte. Passo dopo passo.

.come.fossi.acqua. ha detto...


... E chi lo sa.
Io cammino e cammino, e non arrivo mai.