sabato 28 marzo 2020

QUEL CHE ACCADE


Stanotte non ho dormito granchè.

Ho sentito dei rumori, forse dei passi, forse un tonfo, forse qualcosa trascinato o crollato sotto il peso del vento e del maltempo di questi giorni.

Quando si è a letto, nel cuore della notte, è difficile distinguere se qualcosa sta avvenendo in casa, o fuori.
Se qualcuno ha violato l'intimità della propria abitazione.

Mi sono alzata, i piccoli hanno guardato verso l'ingresso.
Uno è rimasto lì, sul letto, con gli occhi sgranati, l'altro si è infilato terrorizzato sotto il letto.
Ho afferrato il telefonino e sono andata a controllare le stanze.
Come se il telefonino potesse salvarmi, poi, con una telefonata o come arma contundente.

Ho guardato nello spioncino della porta, sulle scale, ma era buio, fuori.
Ho percepito una strana sensazione, di non essere sola.

Ho avuto timore.

E non è il timore che uno ha in genere stando da solo a casa, c'è un carico diverso in questa tensione, in questi pensieri.

Come si fa a mettere a tacere l'inquietudine per ciò che accade fuori da queste mura?



Io non mi sento serena.





2 commenti:

Bulut/Nuvola ha detto...

Mi fa preoccupare questo tuo post.
Se succede qualcosa hai qualcuno vicino che ti possa aiutare?
Un abbraccio,

.come.fossi.acqua. ha detto...


Magari solo paranoia...
Però stanotte dormo con del mobilio contro la porta di ingresso.

È l'inconveniente di ritrovarsi da soli e distanti in un momento simile.