giovedì 1 giugno 2023

#LOSAPEVAMOTUTTE

 

E non perché siamo malpensanti, o per pregiudizi ridicoli sui rapporti uomo donna.

Lo sapevamo perché troppe di noi ci sono passate, e hanno scansato per miracolo un fosso simile.

Fatto di inganni, violenza psicologica, fisica, manipolazione.

Mentre eravamo incinte, o non lo eravamo, mentre perdevamo una gravidanza o cercavamo di averne una.

Mentre ci dicevano che eravamo pazze per giustificare le proprie bugie, approfittando dei nostri buoni sentimenti.

Lo sapevamo perché siamo sopravvissute.

Noialtre.

Ma il pensiero di poter essere noi le protagoniste di pagine di cronaca simili, che potessero essere le nostre famiglie a disperarsi nel dolore, sono sicura che trafigge chiunque abbia seguito la vicenda di questi giorni.

E sono convinta che sia necessario uno scatto culturale, in questo senso.

Assolutamente necessario.

Che sia accompagnato da un intervento incisivo anche a livello legislativo, che tenga conto di quanto una sofisticata manipolazione e la violenza possano ridurre in schiavitù una persona, e deprivarla della lucidità e degli affetti che le consentirebbero di uscire sana e viva da certi rapporti tossici.

Perché la sensibilità sociale é maturata e mutata, ed il diritto deve adeguarsi, come la sua applicazione.

E sebbene certe categorie siano elastiche, a me sembra davvero inevitabile consolidarne di nuove.

Affinché lo spauracchio di una punizione efficace riesca a dissuadere individui privi di scrupoli dall'intrapresa di azioni simili.



2 commenti:

Io! ha detto...

Sai che per me è veramente un mistero come una persona possa essere così violenta e aggressiva da uccidere un'altra persona?
Questo in generale.
In particolare, una donna che aspetta un bambino... e in questo caso: il proprio figlio ancora non nato.
Non lo capisco, è orribile.

Sì era chiaro pure per me come poteva essere questa storia (purtroppo).

Non so cosa occorra cambiare. Non so se è la società in generale, o qualcosa all'interno delle singole famiglie, in modo capillare. Mi accorgo che io, nonostante i periodi di "ribellione", sono (grosso modo) una copia dei miei genitori e conservo in me i loro valori, capisco il loro stile di essere genitori, il rispetto che hanno sempre avuto verso di me anche quando andavo contro.
Quel rispetto che mi è stato usato riflette il mio atteggiamento con i miei figli, adolescenti adesso. Spero che sia abbastanza efficace e che li tenga al riparo dai "pericoli" (o che provveda loro strumenti efficaci per affrontarli e mantenerli "in carreggiata").

Sono d'accordo, è necessario un cambiamento.

Un caro saluto,
Bulut

.come.fossi.acqua. ha detto...


A me non sorprende.
Purtroppo, aggiungerei.

E confido nel cambiamento.