E non perché siamo malpensanti, o per pregiudizi ridicoli sui rapporti uomo donna.
Lo sapevamo perché troppe di noi ci sono passate, e hanno scansato per miracolo un fosso simile.
Fatto di inganni, violenza psicologica, fisica, manipolazione.
Mentre eravamo incinte, o non lo eravamo, mentre perdevamo una gravidanza o cercavamo di averne una.
Mentre ci dicevano che eravamo pazze per giustificare le proprie bugie, approfittando dei nostri buoni sentimenti.
Lo sapevamo perché siamo sopravvissute.
Noialtre.
Ma il pensiero di poter essere noi le protagoniste di pagine di cronaca simili, che potessero essere le nostre famiglie a disperarsi nel dolore, sono sicura che trafigge chiunque abbia seguito la vicenda di questi giorni.
E sono convinta che sia necessario uno scatto culturale, in questo senso.
Assolutamente necessario.
Che sia accompagnato da un intervento incisivo anche a livello legislativo, che tenga conto di quanto una sofisticata manipolazione e la violenza possano ridurre in schiavitù una persona, e deprivarla della lucidità e degli affetti che le consentirebbero di uscire sana e viva da certi rapporti tossici.
Perché la sensibilità sociale é maturata e mutata, ed il diritto deve adeguarsi, come la sua applicazione.
E sebbene certe categorie siano elastiche, a me sembra davvero inevitabile consolidarne di nuove.
Affinché lo spauracchio di una punizione efficace riesca a dissuadere individui privi di scrupoli dall'intrapresa di azioni simili.