mercoledì 16 ottobre 2024

5.555

 

Le coincidenze numeriche mi fanno sorridere ogni volta.

E, istintivamente, mi viene voglia di scombinarle.

Ho preso una decisione dura e radicale, oggi: quella di tornare a esercitare lo studio e la scrittura, con vivacità rinnovata.

Per ragioni di ordine superiore e di ordine morale.

Per orgoglio, anche, e per tentare di chiudere un cerchio.

A livello professionale, principalmente, perché devo.

E me lo devo.

Di sottopormi a un training necessario per muovere passi ancora più lunghi.

Perché il professionale si riflette inevitabilmente sul personale.

Sono stati mesi di ritmi serrati, di ferie mancate, di prevedibili angherie e inaspettate conquiste e riconoscimenti; punto alla vetta e, mentre salgo, pianto bandiere che sventolano fiere, nella loro ineccepibile compostezza.

Dall'esterno, al solito, si nota a malapena qualche piccola incrinatura che va sanandosi da sola.

Come graffi di gatto che guariscono in una settimana; se non fosse che anche queste pantere, ormai, offrono ormai serenamente soltanto la pelliccia, ritirando gli artigli.


"É tutto a posto, tutto rientrato, solo un fortissimo stress", mi dice.

E la mia vita, in un istante si alleggerisce.

Non credo nel fato, ma talvolta la fortuna é stata dalla mia parte.

Non riesco a credere in un destino, ma percepisco una direzione (definita, dentro di me, quale fervida autodeterminazione) che si impone, ogni volta, nei pensieri e nelle azioni, come la corrente ad un tronco gettato in balia delle acque, trascinandolo verso il mare.

Ecco, sto tentando di raggiungere il mare, che é dove voglio stare.

Non mi basta il movimento dell'acqua di  fiume; voglio altro, voglio oltre e voglio tutto.

Non ho che quasi raggiunto l'ennesimo piccolo traguardo, che già mi sento mentalmente mancare il respiro; guardo al di là del perimetro costrittivo in cui, puntualmente, mi ritrovo incastonata.

Quasi fossi un meccanismo essenziale del funzionamento del tutto, l'innesco scintillante che accende di significato il contenuto e il contorno.

Non mi inorgoglisce, non lo festeggio, non lo comunico a nessuno (famiglia compresa) né lo divulgo.

Resto, di fondo, una che continua a cercare il suo posto nel mondo, anche quando ne ha trovato qualcuno comodo in cui assopirsi, al di fuori delle scalate sociali, delle convenienze spicciole, delle amicizie di comodo, delle furberie maldestre.

É sotto la costellazione dei valori che splende più alta sul mare che voglio stare.

A godere della luce più sincera dell'universo, e immaginare possibilità ulteriori da percorrere, oltre quelle già calcate e immaginate.





lunedì 16 settembre 2024

DI NUOVO ASSIEME

 

Ci sono sentimenti ben radicati, di cui ho percezione e di cui tengo conto, in questo tempo che passa.

Ogni volta, ritrovarsi, con loro, in qualunque luogo del mondo, é stare a casa.

É famiglia.

E questo stare di nuovo assieme, anche se per poco, ravviva l'idea che qui non esclude altrove.

Che questo non esclude altro.

Ché scelte escludenti non sono necessarie, non più conformi a ciò che posso o devo.

Tutto resta ancora possibile, e ovvio, nel suo svolgersi.

In questo tempo che sembra tutto, e non ne é che una minima parte.

martedì 18 giugno 2024

PIANIFICAZIONI E DIREZIONI

 

Non mi pare di far altro, in questi mesi.

Si sono delineate date, correlate a scadenze, che mi impongo di rispettare.

Continuo a studiare, per muovere passi in avanti, nella carriera.

Perché non esistono punti di arrivo, ma solo snodi nuovi per ripartenze obbligate.

Di sera, scendo al mare a passo leggero, a percorrere quei chilometri pieni di salsedine che sa di estate.

I muscoli rifioriscono in armonie diverse, recuperando in parte la dinamicità di quando ero una sportiva.


Cosa ne sarà di me?

Di sicuro non ciò che ne é già stato.

Vorrei affrontare con sola curiosità e meraviglia le possibilità che si schiudono, e che mi guadagno, dimenticando la fatica e il sacrificio che comportano.

Vorrei, ma le contingenze mi creano preoccupazioni che non dovrebbero sovraccaricarmi, che sfuggono al mio controllo.

Mi dedico dieci minuti di relax, di queste ferie che non sono vacanze, e mi pare già di perdere tempo.



martedì 21 maggio 2024

RISOLVERSI

 

... Chiarire per spostare la lancetta del tempo un attimo più in là.

Per giocarsela.

Perché si sta bene, ma si potrebbe star meglio.


Siamo alquanto consapevoli di non poterci garantire vicendevolmente nulla, eppure teniamo viva, mentalmente, questa tensione ideale verso l'eternità.

Verso un futuro a medio-lungo termine, che non si sa nemmeno se accadrà, trascurando il presente.

Dimenticando che queste giornate lunghe possono sciogliersi in serate al mare, invece di affogare nello smog della città.


sabato 4 maggio 2024

MI SCRIVE CHE...

 

... Siccome c'è un bel trekking, organizzato da un suo amico, vorrebbe darmi delle informazioni, se mi interessa partecipare.

Declino con gentilezza.

Avevo già declinato con educazione le attenzioni ricevute lo scorso anno.

E nel frattempo avevo saputo da un'amica in comune che aveva avviato una relazione e si era dato pace.

Non mi piace granché che si prenda la libertà di scrivermi, come avessimo un rapporto, un'amicizia, un contatto da preservare.



Sono appena rientrata da un aperitivo fresco al mare, e non mi aspettavo di trovare questi messaggi.

Non da lui.

Da nessuno, in verità.

Sono sprofondata in ricordi d'infanzia, quasi ancestrali.

Di quando seduta a terra, davanti alla libreria, prendevo tra le mani piccole i tomi dell'enciclopedia a colori che mi avevano regalato i miei genitori.

Mi ricordo la fatica, per tirar fuori quei libri, mi ricordo il peso sulle gambe.

La fame e la sete di conoscere, sapere, studiare, capire, e dare forma verbale e scritta a tutto ciò che avevo nella mente.

Ho fame e sete di altre conoscenze, da un po' di tempo. 

Mi é prodromico lo studio di un certo nozionismo di settore, per passare a un livello diverso, ma é certo che non sia ciò che più cattura la mia attenzione.

Studierei altro.

Scriverei d'altro.

Suonerei, anche, d'altro.

Qualcosa resiste con tenacia e galleggia sul fondo.

Non sono solo questa.

Non é tutto qui.

C'è altro che ancora non é emerso, e chissà se mai arriverà ad emergere.




sabato 27 aprile 2024

QUATTRO NUOVI APPUNTAMENTI

 

Quattro distinte linee di destino che vanno profilandosi all'orizzonte.

Da qui a qualche anno, una di queste potrebbe andare in porto.

Dovrebbe.

O forse no.

O forse dopo.

Chi lo sa.


Non riesco più a buttar giù certe vigliaccate, certi modi, certi gesti.

Certi egoismi, ecco.

Allontanarsi rende comunque raggiungibili.

Sparire del tutto sarebbe meno complicato.

Ho mille ragioni che all'occorrenza possono tramutarsi in scuse valide per tagliare i rapporti.


Oggi c'è un sole caldo e avvolgente.

Ho aperto i balconi, e vedo i colori esterni, da lontano, mentre son seduta a studiare.

É tutto a un soffio da qui.

Più tardi esco, mi dico.

Scendo al mare.

Forse vedo gente.

Forse no.

Forse mai più.

Forse sono troppo categorica; ma poi mi ricordo che il problema é proprio che non lo sono più.



venerdì 26 aprile 2024

MICROCIRCOLAZIONE

 

Le temperature di questi giorni e i toni di certe conversazioni mi ricordano cbe sono un animale a sangue caldo.

Ogni tanto mi raffreddo, ma é solo una questione di microcircolazione superficiale.

Ci sono ancora molte cose da fare e altre da avviare, e la stanchezza di oggi non aiuta granché.

Nemmeno questi scambi, cui continuo a sottopormi, invece di defilarmi elegantemente.

Sono nata femminile singolare, e questa resto, ancora oggi.

Ferma nella mia individualità.

Non voglio soffocare in dialettiche asfittiche e relazioni stringenti.

Non riesco a confinarmi in angoli ottusi, avendo sempre abitato spazi aperti.

Soprattutto mentalmente.