Le parole non volano.
Le parole marchiano a fuoco, si imprimono nel cervello e lo tormentano.
Io le parole le peso, le somatizzo, le sconto come castighi talvolta.
Che siano mie, o a me dirette.
Anche se cosa sono poi, in fondo, le parole?
Solo aria che diventa suono, o giù di lì.
Un suono che torna quasi subito a disperdersi nell'aria.
Se non fosse che di quella guerra feroce che è la spendita di parole resta sempre una traccia, che non è fatta d'aria, ma è tangibile, ruvida, tagliente.
Persistente nel tempo.
Il mio limite è che non riesco ad andare oltre.
Certe parole sono macigni che non so e non voglio spostare.
4 commenti:
la penso come te ..ciao!
pesano, le parole, e lasciano segni sulla pelle, che vengono fuori anche quando si cerca di nasconderli o dimenticarli. per essere niente, mi sembra anche troppo.
magnolia, e non lo so se è un bene :)))
gap, è sempre troppo...
ed è un troppo ingestibile, il più delle volte.
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