lunedì 14 dicembre 2015
RIMETTERE A POSTO
Lo aspettavo al varco.
Sono anni (non un giorno) che mi rivolgo con educazione, cortesia e rispetto a questa persona che fa il mio stesso lavoro, perché mio padre mi ha detto che, contrariamente a certe belve, lui non lo é stato, nei nostri confronti, in un'occasione particolare.
Peró il suo comportamento nei miei confronti non é altrettanto rispettoso e me ne ha fatta piú d'una.
Non so, a questo punto, se perché é scoppiato (come mi riferiscono in molti), per antipatia personale, per farmi scontare cose al posto di altri che lavorano con me e con cui so ha avuto un diverbio.
Io rispondo delle mie azioni, non di quelle degli altri.
E dunque, dopo l'ultima situazione sgradevole che ha determinato, volendomi mettere gratuitamente a disagio sul lavoro, stamattina l'ho messo in una situazione di disagio equivalente.
Non ha replicato e si é limitato ad andare via.
Non voglio essere stronza, ma se devo esserlo non mi mancano gli strumenti.
Non volevo esserlo con lui, ma le cose vanno rimesse a posto.
Le persone vanno rimesse a posto, quando sforano i limiti.
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3 commenti:
Sei in gamba, fattelo dire.
Io non credo saprei essere così. Infatti, poi finisce che mi faccio mettere i piedi in testa.
Ammiro le persone che sanno essere giuste e corrette, e che anche sanno farsi rispettare. :)
Non sempre ci riesco.
A volte devo sopportare cose a denti stretti.
Stamattina ero in forma :))
ben fatto!
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