martedì 23 agosto 2016
DI IO COSA VOGLIO E DI COSA SECONDO TE DOVREI FARE
Perché al solito non c'é certezza alcuna, nemmeno su ciò che voglio.
Che é tutta lí la questione: ma io, che diamine voglio?
Sono acqua che scorre torrenziale sino al mare.
E debbo farmi cascata?
Debbo esondare e sommergere gli argini, scardinare le dighe, incluse quelle mentali?
Aggrapparmi ai dubbi e farmene fagocitare o giocarmeli?
E se come fossi acqua, in quanto acqua, attraversassi il fuoco, evaporerei?
O lo spegnerei?
Il paradosso è alimentarlo, neanche fossi legna.
E allora ardo, mentre scorro, e medito di farmi cascata prima di precipitare in mare, sfinita dello sforzo.
È sempre lí il punto d'arrivo, ed il nuovo punto di dispersione.
Perchè il mare é noto, ma sconosciuto.
E burrascoso.
Ed io, nel mare, mi faccio goccia.
E ho paura di perdermi.
Di disperdermi.
Di sconfinare troppo negli abissi, o di trasformarmi in onda, e trascinarmi in spuma a riva, ripetendo il processo da capo.
Sono contorta.
E soprattutto sono incoerente.
"Ci andiamo insieme?"
"Si..."
"Anche se la mia domanda mi rende incoerente?"
"Si"
Eccolo il primo argine che è saltato.
Per mettermi alla prova, per essere meno dura con me stessa.
Anche se significa essere meno dura anche con gli altri.
Con qualcuno in particolare, nello specifico.
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6 commenti:
Sii acqua che si nota.
Non essere acqua soggetta ai capricci atmosferici ma sii tu stessa soggetto atmosferico.
Sii onda di piena, il cui passaggio non resti inosservato.
Sii corrente gelida o bollente, che il mare si accorga del tuo arrivo.
Sii pioggia impetuosa, che il terreno abbia da temere e sperare il tuo arrivo.
Sii sempre acqua, che all'acqua di cosa pensano gli altri se ne sbatte.
L'acqua passa, chi vuole e può, che provi a rimanere a galla.
Secondo me l'importante è non perdersi.
Essere meno dura con te stessa non è necessariamente un male: dipende appunto da quanto dura sei di solito :)
apprendista, lo sono già.
lo sono troppo.
ed è proprio questo che non va bene.
bulut, abbastanza.
troppo.
e anche in questo caso, il troppo è la parte che non va bene.
Non va bene a te o agli altri?
Agli altri fa comodo.
E a me non va bene.
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