Mi sono concessa una lunga giornata di nullafacenza.
Terminerà non si sa esattamente quando, ancora, dove e con chi.
Il mio corpo non riesce ad assorbire questa tristezza nè ad espellerla.
Le radici sono sottili, profonde, intricate; avvolgono organi vitali.
Stasera indosserò il vestito migliore e stenderò come un velo un sorriso sulla bocca, che accartoccerò su qualche sigaretta tra una chiacchiera e l'altra.
Al momento non ho cure cui ricorrere, solo palliativi.
8 commenti:
:'(
Io ci sono se ti va di scrivermi...
Intanto cerca di svagarti quando esci, e' un palliativo ok, ma fallo per la tua anima che ha bisogno di coccole ...
Ti sono vicina.
parlare di cure e palliativi rende perfettamente l'idea.
forza, passerà... inciamperemo in una tavola imbandita e ci sazieremo! ;)
vaty, grazie, ma sarei un fiume in piena, e non ce la farei a sostenermi ;-)
ho una mezza idea, per la giornata... è il tempo ideale per stare rintanati in casa a non far niente, ma anche per uscire e sfidare le intemperie per scattare qualche foto.
e se non piove troppo da allagare le strade, il tempo di recuperare un impermeabile e vado ;-)
pì, mi piace questa idea, di inciampare in una tavola imbandita.
mi accontenterei anche di un pranzo al sacco fatto come si deve, in questo momento.
devo organizzarmi un viaggio.
Mi dispiace trovarti triste. Le atmosfere di questo blog mi affascinano. Vedrai che il vestito migliore porterà fortuna. A presto :)
giorgia, capita anche d'esser tristi...
ti ringrazio, non ho idea di quali siano queste atmosfere, mi limito a riversare con censure prossime allo zero quello che penso/vedo/ascolto.
è il mio piccolo angolo blu.
non c'è cura.
certi mali sono a perdere.
g.a.p., lo credo anche io.
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