martedì 12 febbraio 2013

PACIFICA FINO A PROVA CONTRARIA




Stavo per i fatti miei senza tangere nessuno.
Ho fatto le solite relazioni sociali.
Ho salutato uno che ho scambiato per un altro e ci sono finita a chiacchierare amabilmente.
Aspettavo il mio turno, pacifica.
Con un po' di sangue agli occhi, a dirla tutta, ma camuffato benissimo.
In fondo, chi se ne deve accorgere del dispiacere che provo, se tanto, male che va, ho un sorriso perenne stampato in faccia e socializzo come nulla fosse?

Si avvicina un tipo.
Lo noto da lontano, tracotante, borioso, rumoroso, fuori luogo.
Quasi mi passa addosso.
Mi scanso seccata e gli lancio un'occhiataccia.

Mi rimetto ad aspettare.
Dopo una mattinata di attesa, esce fuori che devo avere a che fare proprio con lui.
Bene.
Non vedo l'ora.
Pare la ciliegina sulla torta.

Voglio mantenermi calma.
Voglio far finta che è tutto ok, mi concentro sul controllo della rabbia.
Mi si attacca come un gatto ai maroni, tentando di convincermi, a voce grossa, di quanto abbia ragione su una determinata cosa.
Insiste con modi incivili, di fronte alla mia dovuta e fin troppo educata resistenza.
Insiste, insiste, insiste...

Il controllo della rabbia, quella lastra sottile che divide la persona dalla belva, comincia ad incrinarsi.
Lo paraculo finchè posso, poi comincio ad eccepirgli la banalità e la superfluità delle cose che mi sta dicendo.
La situazione si fa critica.
Sono in procinto di mandarlo affanculo.

Una collega lo salva, distogliendo l'attenzione di lui e lanciando un'occhiata e un sorriso a me.
Ci siamo intese.
Il testa di cazzo stamattina è capitato a me, ma a turno tocca anche ad altri sorbirselo.
Quindi piena comprensione e supporto.

Non contento, torna ad insistere.
Ancora, e ancora, e ancora.
Basta, dannazione!
Che poi non me ne frega neanche nulla di questa cosa, ma se vuoi la guerra mi armo in un nanosecondo e son pronta.

L'ho fatto nero.
Che la lampada che s'è fatto dall'estetista poteva pure risparmiarsela.



2 commenti:

kovalski ha detto...

ma cosa ci dovevi fare, esattamente..?!

.come.fossi.acqua. ha detto...

con la sua testa giocarci a palla rimbalzata contro il muro...
con lui dovevo discutere delle cose di lavoro...
certi giorni non ho voglia nemmeno di discutere con me stessa, pensa un po'.
mettici l'aggravante che mentre continuava ad insistere con le sue idiozie mi è arrivato un sms che mi ha mandato il sangue alla testa...