giovedì 1 maggio 2014

COME VOLEVASI DIMOSTRARE

Cosa posso dire? A volte i puntini sospensivi sono quanto mai esplicativi, e nell'ottica del controllo della rabbia, mi hanno consentito di evitare di accendere un'inutile polemica. L'ansia non è mai casuale, ma un chiaro segnale d'allarme che mi impongo di ignorare e tenere a bada, ma invano. Sotto la scorza resto tenera, carne viva, mi brucio. Sto finendo di smaltire i postumi di una serata che poteva e doveva andare diversamente. E che invece è terminata troppo presto e nel modo sbagliato. Colpa mia. Davvero, solo colpa mia. Mi scrivono di fregarmene e di andarmi a bere una cosa con loro, gli amici. Gli amici che stasera, insieme al resto del mondo, non ho forza di incontrare. Per quanto apprezzi la loro comprensione, stasera non è il caso. Colpa mia. Solo ed esclusivamente colpa mia, non c'è che dire. Meglio di così non potrei fare. Come volevasi dimostrare, per quanto mi forzi, resto l'anomalia che sono. Essere diretta non paga. Essere onesta non paga. E certi giochi non fanno per me. E quindi un altro punto, il numero n di questa settimana infinita e atroce di questo periodo un po' del cazzo è posto

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