sabato 3 febbraio 2024

LE IMMANCABILI IRREQUIETEZZE

 

Mi sento compressa, come non capitava da un po'.

Di malumore.

Ho assorbito in parte il disagio d'altri, per empatia.

Le cattive abitudini, la vita divisa in compartimenti stagni non comunicanti tra loro, come se non fossimo un tutto interorganico, dentro e fuori da questo corpo materiale.

Fino a che punto é sostenibile la profondità?

Finché non si fa abisso, mi rispondo.

Ma ci sono abissi in cui si sprofonda, pur in assenza di profondità.

E mi sembra quest'ultimo il caso.

E voglio tirarmi fuori.


Ho fatto passi solitari che mi hanno portato in avanti.

Salti che sembravano il principio di un volo.

Il passo altrui mi arretra.

Sempre.


Devo imporre la scelta razionale all'istintiva empatia, e ancora mi capita di spostare pesi in questo bilanciamento necessario.


Mi lascio scaldare dai raggi di un sole brillante, mentre i rumori della lavatrice nell'altra stanza e della strada in lontananza che mi raggiungono, disturbano il flusso dei pensieri.

Mi domando quale scelta sia giusto prendere per me.

Ci sono parole e ragionamenti che mi indispongono, e mi ci oppongo.

Mi ritiro nel silenzio e mi assento, senza sfiorare l'esistenza d'altri.

Senza essere raggiunta.

Desidero abbandonare il campo e concentrarmi su cose più proficue.






4 commenti:

Io! ha detto...

Quoto due passi di quanto hai scritto in cui mi ritrovo particolarmente:

Devo imporre la scelta razionale all'istintiva empatia, [...]

e

Ci sono parole e ragionamenti che mi indispongono, e mi ci oppongo.

Sono pienamente d'accordo, cerca sempre di seguire la ragione e meno il cuore (ovviamente intuisco che non sei senza cuore :) quindi il problema non è che sei incurante o calcolatrice, semmai il contrario).

È giusto avere cura di sè stessi in primis.

Un abbraccio,
Bulut

.come.fossi.acqua. ha detto...


In quel contrario ci sono troppi livelli da gestire.

Aver cura... Sei la seconda persona che mi scrive così, oggi

;*

kovalski ha detto...

allontanarsi è la miglior difesa, spesso.
e una ottima soluzione, sempre.
ciao cfa

.come.fossi.acqua. ha detto...


K, imparo, ancora, a mettere e dosare la distanza.

É un campo in cui resto principiante, nonostante l'enorme esperienza.

Vivo un paradosso esistenziale.

Suppongo che un po' di ferie ben spese scioglieranno i nodi.