Scorro a passo svelto lungo i binari per raggiungere la penultima carrozza.
Ho messo le scarpe leggere, per correre meglio.
E saltare.
In bilico tra il trekking urbano e il parkour.
S'intravede un cielo caldo dei colori del tramonto, oltre il reticolo di cavi e cemento delle infrastrutture ferroviarie.
É ancora giorno.
E ancora il primo giorno per tutto ciò che può ancora accadere.
In certi momenti il passato si fa meno pesante.
Gli amori che bruciavano sono appassiti nel tempo, e così certe persone e certi rancori.
Non certi altri, scolpiti nella memoria e nelle viscere più profonde.
Tutto, oggi, però sembrava sfumare oltre la linea dell'orizzonte di colline, prati verdi e antiche rovine.
Tutto si é adagiato sul mare scuro della sera, affondando nel buio.
Ho nodi che non so sciogliere, da sempre, e ora più che mai.
"Devo?", mi domando.
E no, non devo.
Potrei tenerli annodati all'infinito, stavolta.
Disinnescando dinamiche logore che mi avvincono meccanicamente, e scansandone di nuove.
Semplificando certi rapporti inevitabili, e riservando i massimi sistemi ai soliti pochissimi.
Sono giorni di salti, tensioni, preoccupazioni e speranze.
Studio.
Studio tanto.
Almeno quanto lavoro.
Amo, anche.
E amo sopra ogni altra cosa, perché mi pare sia l'unica scintilla a dare un significato di luce a tutto il resto.
2 commenti:
Amare sopra ogni altra cosa...
bello poterlo dire e avere questo appiglio a darci lo slancio in ogni momento.
Lo slancio.
É proprio quello a far la differenza ;-)
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