mercoledì 6 marzo 2013
POSTICIPAZIONI - DEL GUSTO DELL'ATTESA
Se non strettamente necessario, evito di posticipare le situazioni.
Del gusto dell'attesa riesco a godere soltanto per lassi temporali brevi, brevissimi.
Io non so aspettare.
All'attesa sostituisco un avanzare graduale.
All'alternativa secca tra il tutto e subito e l'aspettare fiducioso preferisco un incedere naturale scandito dal corso delle cose.
Regolare diversamente il passo comporta una innaturale forzatura.
Come voler correre ed essere costretti a rimanere seduti.
Come voler riposare ed essere invece sollecitati a correre con il fiato corto.
Io vorrei solo godermi questa passeggiata a tempo determinato.
Che poi chissà...
Magari prosegue altrove.
Sembrava tanto di star fermi e il movimento mi ha travolta.
Ed il tempo di riposare è l'unico che in questo momento intendo posticipare ad oltranza.
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