lunedì 3 giugno 2013

MEZZA VITTORIA

Potevo anche intitolarlo "di contentini del cazzo" questo post. Come altro potrei definire, altrimenti, questa cosa? E'che sono evidentemente stanca dell'esito prevedibile di tanto lavoro. Sogno di emigrare. Medito costantemente sulla frustrazione che sono costretta a masticare a denti stretti. Sulla meritocrazia che é andata a puttane per far posto agli idioti e inutili figli di qualcuno. Consentitemi questo dannato sfogo. Che finché posso scriverne é meglio per tutti. Perché l'alternativa plausibile e obbligata, in questo stato di fatto, l'unica che mi viene in mente nei momenti di sconforto, é quella di mettere le mie discutibili capacitá al servizio della delinquenza. Fanculo. A che serve darsi da fare? Che io questa cosa gliela andrei a sbattere in faccia domani stesso se non m'arrestassero. E quindi é meglio che ci dormo sopra e raffreddo il sangue caldo che scalpita nelle vene.

4 commenti:

kovalski ha detto...

basta cercare di non farsi avvelenare anche la vita, però.
che in fondo, riderne è sempre la miglior vendetta.

red ha detto...

si dice che c'è una ragione per tutto.
non è vero.
si dice che migliorerà semplicemente perché non può andare peggio di così.
anche questo non è vero.

partire è una soluzione, forse non l'unica. ma una delle.
ci vuole più coraggio a restare oppure andare?
me lo chiedo, te lo chiedo.

.come.fossi.acqua. ha detto...

k., vorrei non intossicarmi ma quel che accade lo assorbo come fosse veleno.

e non dovrebbe essere così.
non nel senso che le cose per regola debbano funzionare male e solo per sbaglio e per fortuna come dovrebbero.

purtroppo è così.
non riesco ad inchinarmi di fronte al sistema corrotto e far finta di niente.
non ci riesco.

.come.fossi.acqua. ha detto...

red, credo ci voglia coraggio per entrambe le cose.
a meno che non si parta per fuggire, o che si resti, per fuggire ugualmente da qualcosa.