venerdì 27 giugno 2014

UNA QUESTIONE DI SCELTE

Di questo si tratta, mi risponde papá, mentre parlamo di faccende esistenziali. Io sono una di quelle donne che ha scientemente deciso di non mettere famiglia, figli e matrimonio nell'immediatezza delle proprie prioritá. Certo, non mi dispiacerebbe trovare un compagno con un'indole simile alla mia, con cui condividere cose importanti. Non trovandolo, peró, non riesco ad accontentarmi di ció che passa il convento. Non ce la faccio. Io adoro vivere. Ci tengo da morire alla mia libertá. E che questa talvolta coincida con una condanna alla solitudine ci sto facendo il callo. Questo non significa assenza di uomini. Qualcuno c'é. Qualcuno si sta avvicinando in un modo che non avrei sospettato. Non riesco a sottrarmi a un certo tipo di approccio fisico. Mi afferra le mani, l'avambraccio... Mi accarezza, non mi toglie gli occhi di dosso. Io non lo so se é il caso. Ho altra carne a cuocere. Ho altri pensieri in via di sviluppo. Eppure questa curiositá cattura la mia attenzione. Io non lo so come va a finire 'sta storia qua. Me la vivo. Questione di scelte esistenziali. É la mia vita, e la soddisfazione che mi rende,oggi, é superiore ad ogni aspettativa.

2 commenti:

AdrianaMeis ha detto...

come ti capisco quando dici che la libertà spesso è una condanna alla solitudine...
Ma anche essere esigenti lo è.

.come.fossi.acqua. ha detto...

Michi... Per quanto sia complicato, a volte é una conseguenza necessaria.
L'importante é essere consapevoli delle proprie decisioni. A me a volte certe cose sfuggono di mano, lo ammetto! ;-)