sabato 29 febbraio 2020

PRANZO A MARE


Qui a casa, lontano dal resto del mondo - e dove si fa mondo a sé - ci si gode la primavera in anticipo, i raggi del sole che scaldano la spiaggia, il mare che con la sua brezza leggera pulisce l'aria.

"Stamattina sono andato a correre, e mi sono fermato a far colazione al mare. Mi hanno detto che prendono il pesce per mezzogiorno, e di prenotare se vogliamo mangiare là...", mi dice con falsa indecisione.

Tra un'oretta chiudo i libri, mi preparo, e scendiamo a piedi al mare.

Ci aspetta un bel pranzo a base di pesce fresco, quello del mio mare.

Quella che un tempo lontano nel tempo era la normalità monotona e noiosa della vita di paese, è oggi un lusso che a malapena riesco a permettermi.

Quanto tempo occorre, per guadagnare tempo?

Quanto impegno?

Non è in fondo una contraddizione in termini lavorare e studiare così tanto, per approdare ad una vita che formalmente appare migliore, ma sostanzialmente è quanto di più distante dal tanto anelato benessere che si è tentato di raggiungere?



3 commenti:

Nihil ha detto...

Certo che è un controsenso, uno dei tanti cui ci sottoponiamo con tanto impegno. Rovinarsi la parte migliore della vita per vivere meglio! Tu hai trovato alternative? C'è qualcuno sodale con te? Puoi stravolgere tutto e tornare sul vecchio sentiero con l'appoggio morale di qualcuno? Quanti cuore affetti strappi? Forse in un altro tempo e un'altra vita.
Spaghetti ai frutti di mare?

.come.fossi.acqua. ha detto...


Non si può tornare indietro.
E non voglio nemmeno,a dirla tutta.
Guardo avanti.
Vorrei progredire, sempre e ancora.


Darmi la possibilità di fare altro.
Ed essere altro.
Libera di scegliere.
E quindi portarmi a un livello in cui la scelta più ampia non mi possa essere negata.





.come.fossi.acqua. ha detto...


Nihil, risotto ai frutti di mare :)))