sabato 1 febbraio 2020

SONO TUO AMICO


Detto (d'ora innanzi D): Sono tuo amico.
Pensato (d'ora innanzi P): Mi servi, ma essendo quello furbo, fingo amicizia.

D: ti sei girato dall'altra parte ogni volta che davanti a te mi hanno fatto una porcheria... Questo mi è molto dispiaciuto. Forse al tuo posto avrei fatto lo stesso, o forse no, chi lo sa.
P: per me chi si volta dall'altra parte dinanzi ai soprusi non merita molta considerazione in generale, e non ha la mia stima. Figuriamoci come mi offende se chi si dichiara mio amico lo fa quando è a me che accadono cose sgradevoli.
E no, io al posto tuo non mi sarei girata dall'altro lato.
E no, tu non sei mio amico.

D: e che potevo fare? Io cerco di essere amico di tutti...
P: che tanto solo quelli furbi come me sanno che in fondo gli amici di tutti non sono amici di nessuno.

D: non è tanto il fatto di voler mantenere buoni rapporti con tutti, ma il fatto che tu stia culo e camicia con gente che si rivolge in modo sgradevole e cattivo nei miei confronti, e che quando stai con loro mi rispondi male pure tu.
P: come sopra.

D: ma io non posso non essere loro amico!
P: mi servono anche loro!

D: lo comprendo, ma il fatto che tu sia loro amico porta me a tenere le distanze da te.
P: chi si fa amico di gente spregevole, per me, è come loro.


Ho perso ufficialmente un "amico".







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