Disegno.
Traccio linee di monti e di mari stilizzati, di luoghi onirici che si sovrappongono a luoghi reali.
Talvolta li acquerello, come una bambina.
Compongo.
Strimpello alla solita vecchia chitarra (su cui si posano, immancabili, la polvere della strada e la sabbia del mare) delle melodie già ricche di parole, che affiorano alla mente e alle labbra, e non riesco a trattenere.
Scrivo.
Nella mente.
E rimuovo, immancabilmente.
Perché é una scrittura volatile, permeabile, in costante mutamento.
Colma di slanci e ritrosia.
Non sempre animata da buoni sentimenti e belle parole.
Voglio essere luce, non miseria nera.
E ho messo a riposo pensieri e parole affinché si distaccassero dal tumulto che continua ad agitarmi dentro.
Come quando ero avvocato, e scrivevo di getto i miei atti, percorrendo linee difensive appassionate, e talvolta inesplorate, mettendole a riposo, e distaccandomi per un po' prima di rifinirle.
Come quando si mette a fare il pane, e lo si lascia, morbido e caldo, a crescere da solo, mentre i pensieri lo coccolano e lo trasformano già idealmente in ciò che diverrà una volta cotto al forno.
Vivo.
E mi sembra già tantissimo.
10 commenti:
<3
<3
Wow!
Per puro caso ho trovato il link al tuo blog nel blog di un'altro che leggo saltuariamente.
È il 16 Marzo, e hai scritto un post proprio ora!
Come stai?
Sono contenta che scrivi "Vivo" :)
Io pure ci sono, sono un po' dolorante (nel fisico) a dire il vero, tanto lavoro. Ma al momento non sto male, nonostante tutto.
Un abbraccio
(Sono Bulut)
Vivere.
Mica poco.
Mica
Che bello scritto,
complimenti
Sara, tanti cuori anche a te :))))
Bulut, spero tu stia bene.
Tanto lavoro anche qui.
Tante ammaccature.
Ma sono in piedi.
Alberto, grazie.
E benvenuto in questo angolo.
Era chiuso da un po'.
Ho aperto una finestra per fargli prendere aria ;-)
Che bello che tu sia tornata.
Che bello che ti sia viva, e leggerlo qui
Kappa,
Tornata con "moderazione" :)))
Basta che tu non sia troppo moderata...
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