domenica 6 agosto 2023

DECOMPRESSIONI

 

Mi decomprimo.

Risalgo in superficie.

L'aria profuma di libertà, e su questo si concentrano i nuovi progetti.

Come quando nuotavo in quella piscina ai confini del mondo - un pescetto in una boccia di vetro azzurra - e mi concentravo sulle luci in alto, affinché diradassero la nebbia tra i pensieri.


Lascio che tutto ciò che mi disturba e mi inquieta affondi inesorabilmente alle mie spalle.

Nulla ha valore quanto questa libertà ritrovata, infine.

Come quando avevo cinque anni, e mal tolleravo impedimenti fisici alla scoperta del mondo.

Se solo avessi immaginato, già allora, che ci sono impedimenti più insopportabili da fronteggiare, in prosieguo...

Che quelli fisici sono meglio superabili.


Tutto oggi é oggetto di ripensamento e ridimensionamento.

E sebbene resti questa rabbia sopita, mi impongo di non lasciarla affiorare.

Eppure non affonda.

Resta lava strisciante sul fondo degli abissi.





2 commenti:

kovalski ha detto...

non so se la soluzione per la rabbia sia non lasciarla affiorare, comprimerla sul fondo. non so se questa sia la soluzione, o la preparazione dell'esplosione vulcanica -per usare la tua metafora lavica.
credo un ambito in cui sfogarla, o sublimarla, debba esserci. quale sia o possa essere, a ciascuno la propria risposta, direi....
ciao, cfa. K

.come.fossi.acqua. ha detto...


K, ho una bella opzione in mente.
Da attuare a tempo debito, con gli strumenti giusti.

Più che una vendetta, una equa retribuzione.

Non dimentico, ma per sopravvivere devo accantonare mentalmente.
Prima o poi questa lava si solidificherà.