lunedì 14 gennaio 2013
RIMPIANTI, RIMORSI E ROBA SIMILE
Non ne ho, mi mancano.
Mi sono sempre lanciata.
Me la sono sempre rischiata, ogni volta che ho ritenuto ne valesse la pena.
Mi sono messa in gioco anche quando non avevo certezza di vincere.
Anche quando perdere significava pure rimetterci qualcosa.
E quindi l'ho fatto.
Ho mandato questo sms che era preferibile mi "cioncassi" le mani.
E punto.
E a capo.
Niente rimpianti, rimorsi, o roba del genere.
Guardo avanti, scruto la strada in salita sulla quale mi sto arrampicando, gli occhi fissi sui miei nuovi obiettivi.
Con tutta la tenacia e la testardaggine che mi animano.
E sorrido.
Spontaneamente.
Chè, se non lo sapesse qualcuno come sto, nessuno davvero si accorgerebbe di nulla.
Il dolore acuto di stamattina ha lasciato spazio a dolori muscolari diffusi.
Sto come se m'avessero menata!
E' anche vero che ieri ho fatto tutta una tirata, dalle 9.00 fino alle 20.00, in piedi, in piena attività.
Mi sono seduta solo quei dieci minuti che è passata a trovarmi un'amica, al sole, fuori al balcone.
Il grosso dei lavori è terminato.
Con una energica passata di bianco ho coperto tutti i muri.
Tabula rasa.
Il vecchio rimane un ricordo che semplicemente ispessisce il muro.
E così rimarrà, cristallizzato nei suoi difetti, sotto il pesante sipario del nuovo.
Cancellato, eppur sempre presente, in una casa che non gli appartiene.
E nonostante la stanchezza, il dolore, il timore e l'ansia, l'adrenalina non cede il passo, ma mi divora.
Anche adesso, che debbo costringermi ad andare a letto, perchè non ne sento l'esigenza.
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