domenica 6 gennaio 2013

SORPRESE


Ero di umore pessimo, i giorni passati.
Volevo volare via, anche solo per un paio di giorni.
Volevo perdermi, il tempo di un attimo.
Volevo stare sola.

Alla fine mi sono decisa a stare con chi solo mi andava di stare.
E questo mi ha evitato di commettere certe sciocchezze, pure, lo ammetto.
Ho una folla di pensieri deliranti nella testa, che spingono forte contro le transenne di protezione che mi sono imposta.




E' stata una corsa ad ostacoli, questo periodo natalizio, ho tenuto a freno il cuore per evitare che sgattaiolasse via e gli venisse un accidenti.
O che venisse a me.
In compenso ho rimediato l'ennesima influenza della stagione.
Posso farne una collezione, ora, catalogando per sintomi e postumi tutti i malanni di cui sono stata vittima e artefice.

In genere le sorprese le faccio, non ne sono mai la destinataria.
E riconosco che per sorprendermi ce ne vuole.
Mi stranisco, non so gestirle le sorprese... mi emozionano tanto, mi imbarazzano.
Perchè mi scaldano il cuore, e mi sento grata dell'affetto di chi mi vuol bene.

E poi...
Certi sms.
Inviati 4 minuti dopo lo scoccare della mezzanotte.
Conosco perfettamente il processo mentale che ha condotto al dispendio di quella manciata di minuti.
Che mettersi in gioco è difficile, che rischiarsela non è da tutti.
Che molti si limitano a far finta di provarci, desistendo in principio da ogni proposito di cambiamento come fosse solo un rischio, non valutando la contropartita dell'opportunità che ne deriva, sempre.
Che il tempo trascorso è andato, e l'unico tempo di cui si dispone è coniugato al futuro prossimo.
E anche remoto, se si ha fortuna.





3 commenti:

red ha detto...

eccole.
turbolenze.
che partono dal fondo, che raccolgono informazioni durante il viaggio, e che ti arrivano sul tavolo in forma di sintomi influenzali, sms, sorprese del cuore.
pronte per essere scartate al momento giusto, come a 4 minuti dalla mezzanotte.
siamo all'inizio?
siamo al finale?
ho finito i popcorn..

.come.fossi.acqua. ha detto...

un inizio.
sempre un inizio.
anche quando è una fine.

e se hai finito i pop corn puoi sempre assaltare la cioccolata.
e accompagnarla con un sorso di rhum.

red ha detto...

mhm, forse.
ma certe devianze cerco di evitarle, se sono solo.
potrei pensare che sia la solitudine, a darmi dipendenza.
ogni fine incastona un inizio. lo so. grezzo a volte, da tagliare, da raffinare da saper riconoscere.
a volte è sotto la suola e ci cammini sopra per mesi prima di sentire un suono diverso nel passo.
a volte invece te lo ritrovi in mano quando la polvere si adagia.