Da diverso tempo la mia dissociazione da ogni idea spacciata gloriosamente per politica, santa, giusta e vera, ed il disgusto conseguente, mi hanno definitivamente allontanata dall'uso dell'elettrodomestico più insidioso di casa, la tv.
Eppure ogni tanto a pranzo o a cena mi capita di sfuggita di carpire ancora qualche notizia che illuminati pensatori propinano a mezzo telegiornale.
L'ultima che ho sentito, questi giorni, è che le piccole-medie imprese dovrebbero investire di più, svecchiarsi, utilizzare nuove tecnologie, come se questa fosse la chiave di volta.
Di quale paese stiamo parlando, scusate?
Mica dell'Italia?
Mi domando se quella sicumera da esperto con la quale è stata sciorinata questa perla, e della quale è ciecamente affetto più d'uno di quelli che vengono lautamente pagati per parlare in tv, politici compresi, potrà mai essere scalfita dalla realtà delle cose.
La realtà delle cose - per come la vedo io nella mia grossolana assenza di tecnicismi, filosofie e retoriche varie - è che le imprese, dalle più grandi alle più piccole, non hanno i soldi per pagare dipendenti e debiti e tasse.
Quelle che sono sopravvissute, perchè molte sono fallite, hanno chiuso, più d'uno s'è suicidato.
E non perchè all'altro mondo avesse prenotato un biglietto per i tropici del paradiso dove andarsi a spendere i soldi che, secondo tanti che sento - tanti ignoranti che si fanno un'idea del mondo attraverso gli occhi della tv e non attraverso i propri - sarebbero frutto di ruberie e truffe varie nell'esercizio dell'impresa.
Figuriamoci se a queste condizioni le imprese possono permettersi il lusso di "svecchiare" le proprie modalità produttive con investimenti ad hoc.
Chi ce li dovrebbe dare i soldi alle imprese per fare investimenti, poi?
Le banche?
Lo stato?
Il portafogli gonfio di mamma e papà?
Il Padreterno?
Ah, dimenticavo... in assenza dei predetti c'è sempre il servizio sostitutivo operato da camorre e mafie.
Gli strozzini, pure.
Ecco, le imprese non dovrebbero rivolgersi per disperazione ai canali alternativi, e per far fronte ad esigenze basilari, non per concedersi il lusso di svecchiarsi, e se ciò accade la colpa è dello stato, che non riesce peraltro a restituire in servizi quello che raccoglie in tasse, che ha ucciso a coltellate la meritocrazia e l'opportunità.
Uno stato che dopo avere affamato le imprese ha anche la pretesa che svolgano funzioni assistenziali con i dipendenti!
Vedi, tra le altre cose, le riforme del lavoro degli ultimi anni sulle quali si sono impegnate menti a dir poco geniali.
Il distacco dalla realtà da parte di chi dovrebbe avere piena comprensione del mondo che lo circonda al fine di formulare le leggi più opportune mi scandalizza e mi fa rabbia.
E poi sinceramente, mi asterrei dal divulgare certe idee geniali e di darle in pasto via tv alle bocche aperte di chi vive azzeccato ad un elettrodomestico e non intende la differenza tra la realtà ed il mondo parallelo illustrato dalla tv e spacciato per vero.
Anche perchè quando ho sentito 'sta boiata mi stava andando il boccone di traverso.
Ma a qualcun'altro il boccone sarà andato giù che è una bellezza e l'avrà anche abbondantemente digerito.
2 commenti:
di tutto, la cosa su cui concordo in assoluto di più è la raccapricciante distanza di chi dovrebbe governare dalla realtà. sembrano vivere in un mondo parallelo, completamente privi della capacità di percepire la situazione reale.
o forse, semplicemente, se ne fottono.
gap, è la stessa distanza che avverto anche in alcune persone.
non tutte no, per fortuna.
che se ne fottano, pure, mi pare evidente... ;-)
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