venerdì 3 aprile 2020

IN QUESTO SILENZIO


Questo meraviglioso venerdì sera ho acceso la lampada tonda nel salotto, nell'angolo a destra della sala, e anche un paio di candele sul camino.
Una l'ho accesa e messa in un porta candele di vetro appeso ad un cordoncino di spago di fianco al balcone.

Ho chiuso i libri, lo studio continuerà domani, con calma.

Ho chiuso i pensieri negativi in una scatola di robusto cartone, che in questo momento non voglio aprire.
E così nei prossimi giorni.

Sono sul divano, il pc sulle gambe incrociate, la strada silenziosa sotto il balcone, la stanza illuminata in modo intimo e discreto.
Ho aperto un vino rosso, mangio bocconcini di mozzarella.

Sono così distante dalla vita in cui sono precipitata da un paio di anni.
Una vita che mi prosciuga.
Che mi annichilisce, talvolta.
Cui non faccio altro che opporre resistenza, affinchè non mi trascini nei suoi gorghi putridi.

Mi sento rinascere giorno dopo giorno.
Mi affaccio alla finestra e godo del mare e del cielo che lo contrasta, da lontano.
Sento la mia consapevolezza, il mio estro, le mie passioni che riemergono con vivacità.


Vorrei trattenermi in questo attimo ancora per un bel po' prima del rientro.


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