giovedì 27 luglio 2023

RADICARSI VICINI


Entrambi, amici da decenni, ci ritroviamo di nuovo nella stessa città.

L'obiettivo, dopo tutto questo girovagare, é radicarsi. 

Riprendere a vivere, avviare nuove prospettive.

Stringersi, perché siamo un pezzetto di famiglia.

"Perché non prendiamo casa nella stessa zona, o nello stesso complesso residenziale?", gli propongo.

"Perché no?", mi risponde.



Siamo isole, ma possiamo farci arcipelaghi.


domenica 23 luglio 2023

L'UNICA PERSONA SULLA FACCIA DELLA TERRA

 

Al di fuori dello spazio e del tempo, eccola lì, l'unica persona sulla faccia della terra.

Sempre la stessa, da sempre.

Quella che riconosce dal tono della voce cosa sto per dire, e cosa c'è che non va.

Vorrei smettere di essere forte e lasciare emergere serenamente le mie fragilità, senza necessariamente cadere.

"Vengo da te, se tu vuoi" é la solita cura che propone.

Un lenitivo che applichiamo vicendevolmente sulle ferite causate dal protrarsi di questo vivere, dalla quotidianità obsolescente e soffocante nella quale tergiversiamo, entrambi a proprio modo.

Come se avessimo ancora tanto spazio e tanto tempo, quando invece ne abbiamo già consumata una bella metà.

Come se questi scambi, a distanza o da vicino, fossero istantanee di un'esistenza intera, dai colori meno sbiaditi di quelli che riempiono lo sguardo ogni giorno.

Tutto ciò che mi circonda - o di cui mi circondo, all'occorrenza - mi sembra sinceramente meno reale di questo fil rouge persistente, negli anni.

Nella vita.

L'unica persona sulla faccia della terra, per me, é altrove.

Sempre troppo distante, per quanto vicina.





venerdì 21 luglio 2023

SALVARSI DA SOLI

 

Ripercorro mentalmente il pensiero che ti ha avvinto - ti ha avvinto? - contro quel muro.

Quella sensibilità fuori dal mondo che ti rendeva diverso da tutti, ed un essere umano autentico come nessuno, qui.

Inclusa la piccola rete di sicurezza di cui ti eri circondato, che non ti ha preservato.

Possiamo salvarci da soli?

Forse si.

Abbiamo un dovere verso noi stessi, cui non sempre ottemperiamo.

Potevamo salvarci insieme?

E chi lo sa.

Avevamo un dovere reciproco di preservarci, di salvaguardare queste sensibilità atroci che ci avvincono alla realtà, che ci radicano nei luoghi della memoria e marcano a fuoco questo senso di appartenenza sanguigno e viscerale?

Resta un dubbio che é in sé é un macigno.

Ci sono stanze chiuse che non abiterò mai più.

Quello sfiorarsi, da esseri umani - formiche nell'universo - di notte, nella baia silenziosa, lo scintillio della luna sulla risacca, a parlare di musica e accordi e progetti.

Rock in peace, mi viene da scriverti.

Non lo leggeresti tu, e non ha senso lo leggano altri.

Lo leggerai (forse?) da qui e da ogni persona con cui ti sei sfiorato, su questa terra, prima di chiudere la partita della vita.


lunedì 10 luglio 2023

CALDO CHE FA MALE

 

E la cura - l'unica cura - resta la vita che si inietta nei giorni.

E le parentesi tondeggianti in cui si tratteggia l'idea di un fine settimana vibrante.

I tuffi a mare, quel galleggiare infinito, in cui il tempo scompare e lo spazio attorno diventa infinitamente azzurro.

Son rientrata che fa caldo.

Un caldo che fa male.