sabato 4 maggio 2024

MI SCRIVE CHE...

 

... Siccome c'è un bel trekking, organizzato da un suo amico, vorrebbe darmi delle informazioni, se mi interessa partecipare.

Declino con gentilezza.

Avevo già declinato con educazione le attenzioni ricevute lo scorso anno.

E nel frattempo avevo saputo da un'amica in comune che aveva avviato una relazione e si era dato pace.

Non mi piace granché che si prenda la libertà di scrivermi, come avessimo un rapporto, un'amicizia, un contatto da preservare.



Sono appena rientrata da un aperitivo fresco al mare, e non mi aspettavo di trovare questi messaggi.

Non da lui.

Da nessuno, in verità.

Sono sprofondata in ricordi d'infanzia, quasi ancestrali.

Di quando seduta a terra, davanti alla libreria, prendevo tra le mani piccole i tomi dell'enciclopedia a colori che mi avevano regalato i miei genitori.

Mi ricordo la fatica, per tirar fuori quei libri, mi ricordo il peso sulle gambe.

La fame e la sete di conoscere, sapere, studiare, capire, e dare forma verbale e scritta a tutto ciò che avevo nella mente.

Ho fame e sete di altre conoscenze, da un po' di tempo. 

Mi é prodromico lo studio di un certo nozionismo di settore, per passare a un livello diverso, ma é certo che non sia ciò che più cattura la mia attenzione.

Studierei altro.

Scriverei d'altro.

Suonerei, anche, d'altro.

Qualcosa resiste con tenacia e galleggia sul fondo.

Non sono solo questa.

Non é tutto qui.

C'è altro che ancora non é emerso, e chissà se mai arriverà ad emergere.