martedì 18 settembre 2018
IL TRAGITTO PER ANDARE A LAVORO
Il tragitto per andare al lavoro comincia dal letto di casa.
Non preparo più il caffè al mattino.
Trascino i piedi sul parquet dal letto sino al bagno, per fare una doccia rapida.
I capelli restano umidi sino al lavoro.
Spalmo la crema sul viso, stendo un filo di trucco e spruzzo sui polsi un'acqua profumata, con automatismi tali da non rendermene quasi conto.
Mi vesto, nel contempo, senza pensare troppo a cosa mettere.
Predispongo le borse per la giornata, penso al pranzo da portarmi, talvolta mi fermo a comprare un dolcino in pasticceria.
Mi porto lattine di coca cola, per la caffeina e lo zucchero: la mia nuova droga.
E pensare che se la bevevo una volta l'anno, prima, era già tanto...
Scendo in strada e cerco con gli occhi l'auto, chè non mi ricordo mai dove l'ho parcheggiata.
Afferro il volante, metto in modo, oltrepasso rotonde, semafori, ponticelli, cavalcavia; faccio slalom esagerati sulla stradina di campagna di raccordo con la strada di lavoro, che percorro solitaria all'andata e al ritorno, per far prima.
Guardo la campagna che si estende, sempre diversa, sotto i primi raggi di sole, o gli ultimi, come fosse un mare verdeggiante e scuro, un surrogato che conforta gli occhi, ma sconta limiti evidenti.
Mi mancano gli affetti.
Mi manca stringermi, nel letto, la sera.
Mi manca far la spesa e dare l'acqua alle piante.
Guardare come crescono i limoni sul balcone, e gli altri frutti che maturano.
Mi manca tutto, in questo contesto.
Eppure vado avanti, avviandomi sul percorso per il lavoro e confidando che qualcosa cambi sempre in meglio.
Perché adesso non è meglio, ma solo un periodo necessario di transizione, cui devo far fronte a denti stretti.
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2 commenti:
<3 tieni duro
Le cose cambiano sempre in meglio. A dire il vero cambiano e basta, è il senso che gli si dà a fare la differenza. Una sfiga enorme da qui a lì può essere una botta di fortuna che apprezzerai domani. Non esistono stelle buone o stelle cattive, ci sono solo modi diversi di guardare lo stesso cielo (credo sia Confucio, ma non escluderei a priori Gigi D'Alessio... no, lo escludo a priori)
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